Il volume dei dati che servono nel settore automotive per la calibrazione e la messa a punto dell'assetto è enorme: esistono circa 90.000 varianti di autoveicoli e ogni anno si aggiungono dai 1.000 ai 2.000 nuovi modelli, a seguito di innovazioni tecnologiche e modifiche costruttive. E di ognuno di essi - ha detto Fabio Boni - Direttore Generale Fasep durante l'ultimo appuntamento degli Autopromotec Talks - occorre la conoscenza di almeno 47 parametri, dalle misurazioni dimensionali (come carreggiate e passo) agli angoli di convergenza, camber e king-pin..
"Tradizionalmente, il flusso informativo per reperire questi dati seguiva il percorso costruttore / concessionario / gommista, un iter spesso caratterizzato da ritardi e difficoltà nell'aggiornamento tempestivo delle informazioni" Oggi - spiega Fabio Boni - Direttore Generale Fasep "Oggi la nostra azienda risolve queste problematiche fungendo da fornitore di dati, e lo fa mediando tra esigenze operative e riservatezza contrattuale". Tutto funziona attorno al portale Data.fasep.it, una piattaforma innovativa che consente alle Case auto di accedere e aggiornare in quasi tempo reale i dati tecnici relativi a ciascun modello, anche in presenza di variazioni nomenclaturali dovute ai differenti mercati internazionali".
L'aggiornamento dei dati è stato anche al centro dell'intervento di Andrea Cantadori - R & D Senior Consultant, Mahle Aftermarket Italy. "Oggi l'attenzione è passata dal solo hardware alle complesse architetture software dei moderni veicoli. Un'auto di oggi può vantare dalle 20 alle 50 centraline, ciascuna con un software che varia da 2 a 20 milioni di linee di codice - mentre modelli altamente digitalizzati, come alcuni SDV, possono raggiungere la soglia di 100-200 milioni di linee".
La trasparenza dei software presenti nell'auto può però "essere compromessa - ha detto Cantadori - dagli aggiornamenti software, spesso realizzati in modalità Over-The-Air. E quasi mai l'automobilista viene informato su che cosa è cambiato e soprattutto se questo ha modificato i valori di omologazione".
I problemi si chiamano dunque conformità, sicurezza, ma anche responsabilità e controlli: In caso di aggiornamenti non autorizzati o errori, - ha sottolineato Cantatori - chi è responsabile? Attualmente, il costruttore stesso deve garantire, tramite processi interni, che gli aggiornamenti non alterino le caratteristiche omologate del veicolo.
Il sistema di revisione in Italia, che annualmente si avvale di 16 milioni di controlli in circa 9mila centri autorizzati, utilizza già strumenti digitali per monitorare i parametri fondamentali. "Anche se cominciano ad essere utilizzate soluzioni innovative, come quelle sviluppate dal gruppo Mahle, non esiste ancora un metodo standardizzato per leggere e verificare le versioni software delle centraline, dato che tali informazioni sono rese disponibili solo a partner selezionati e spesso a pagamento".
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