"Le regole devono valere per tutti
e le Direttive europee devono rispettare in modo coerente questo
principio di legge, specie in materia di tutela ambientale".
Così Massimo Artusi, vicepresidente di Federauto con delega al
comparto Trucks&Van e membro del board dell'associazione dei
dealer europei Aecdr, commenta la proposta della Dg Clima della
Commissione europea volta a definire i target di emissione di
CO2 dei carburanti sintetici (e-fuels) per auto e furgoni.
"E' una sorprendente forzatura istituzionale e
regolamentare - aggiunge Artusi -invocare la direttiva Red II,
che valuta le emissioni sull'intero ciclo di vita del prodotto
(Life Cycle Assessment) per le applicazioni sui motori termici,
per poi ignorarla completamente per quelle sui motori a batteria
e infine forzare la mano sui e-fuels addirittura inasprendo 'a
consumo' la stessa Red II. Non possiamo restare passivamente in
silenzio di fronte alla mistificazione e alla curvatura della
normativa europea a fini ideologici. Questo comportamento conta
sulla possibile disattenzione o sulla non piena comprensione
della materia, per far raggiungere alla parte ideologica il suo
obiettivo, non tramite un processo di confronto democratico, ma
attraverso una inappropriata tecnica legislativa, finendo per
minare in questo modo la fiducia nelle stesse istituzioni
europee".
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