Compie 35 anni una delle sportive più interessanti di tutti i tempi, la Honda NSX, che nel 1990 rivoluzionò il mondo delle supercar con soluzioni all'avanguardia. Lo stile richiama quello degli aerei da caccia, per via della linea affilata accentuata dall'abitacolo avanzato e dal motore situato in posizione centrale. Aveva anche i fari a scomparsa, all'epoca ancora in uso, che le conferivano un fascino particolare.
Arrivata quando la Honda era al vertice della F1 in sinergia con la McLaren, mostrò le potenzialità in pista con un giro compiuto da Ayrton Senna a Suzuka, che tutt'ora è un cult per gli appassionati. Sotto pelle nascondeva telaio e sospensioni in alluminio, quest'ultime con geometrie a doppio braccio oscillante.
Il suo V6 3.0 da 270 CV di potenza e 285 Nm di coppia massima, era capace di girare in alto, come dimostra la zona rossa del contagiri a quota 8.000 giri. Questa unità aveva una tecnologia avanzata, come evidenzia la presenza delle bielle in titanio, e del controllo elettronico della fasatura e dell'alzata delle valvole variabile, il cosiddetto sistema VTEC.
Nel 1997 la cilindrata passò a 3,2 litri, la potenza arrivò a 290 CV e la coppia massima a 304 Nm. Tra le modifiche alla carrozzeria sottolineamo l'arrivo della variante Targa nel 1995, con tetto removibile, mentre nel 2002 debuttarono i fari fissi allo Xeno, più aerodinamici e leggeri ma meno affascinanti di quelli a scomparsa.
La versione più rara e ricercata è sicuramente la NSX R GT del 2002, che fu costruita in appena 5 esemplari per ricevere l'omologazione al campionato Super GT giapponese.
Protagonista anche nel cinema, dove fu l'auto di Mr. Wolf in Pulp Fiction, nel 1994, con livrea grigia metallizzato, la NSX ha quotazioni che vanno sempre più in alto, e gravitano intorno ai 100 mila euro.
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