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Fuori la guerra dai cartoni, salviamo Masha e Orso

Fuori la guerra dai cartoni, salviamo Masha e Orso

Solidarietà animatori russo-ucraini, proseguono i Brave Bunnies

ROMA, 15 marzo 2022, 16:03

di Alessandra Magliaro

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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L'invasione russa dell'Ucraina e il pressing sulle sanzioni per Putin hanno mille conseguenze economiche oltre che sociali, ma per ora e per fortuna non riguardano i cartoni animati dei bambini. Gli animatori russi e ucraini sono solidali nella richiesta di pace, in 700 hanno firmato una lettera per condannare la guerra, e lavorano come se non fosse cambiato nulla dal 28 febbraio o almeno ci provano, il cartone ucraino Brave Bunnies a rischio produzione è stato confermato grazie anche all'aiuto produttivo dei coproduttori internazionali, tra cui l'Italia. Ma cosa accade a Masha e Orso? Per ora continuano a divertire i bambini piccoli di tutto il mondo e di boicottarli, nell'onda russofobica, non se ne parla.    
Masha e Orso è un successo incredibile, ideato nello studio Animaccord di San Pietroburgo da Oleg Kuzovkov, dal 2008 è adorato dai bambini di tutto il mondo, guai a chi lo tocca ai piccoletti di ogni latitudine che ci passano interi pomeriggi.   
Ci sono già sei stagioni ed è più di una serie animata di successo, è un cartone dei record che ha rivoluzionato l'industria del settore in Russia realizzando la prima serie animata in 3D del mondo, prima ancora della Pixar e della Dreamworks e di certo Putin, che ha dato in questi anni un fiume di soldi statali alle produzioni, ne è orgogliosissimo visto che se la batte, quanto a popolarità globale, con i cartoon americani, con gli inglesi Peppa Pig e Winnie the Pooh. Ben prima del conflitto c'era stata una ricerca, riportata dal Times, realizzata da Anthony Glees, docente di scienza politica all'Università di Buckingham, secondo il quale il cartone animato sarebbe uno strumento per fare propaganda a favore del Cremlino e il simpatico Orso non sarebbe altro che lo zar.    
Resta che la serie, che macina record (ha festeggiato 100 bilioni di visualizzazioni su Youtube a dicembre 2021) è riuscita a far conoscere il contesto culturale tradizionale russo, affascinando con il tocco leggero della commedia e della tenerezza e ogni avventura dell'irrequieta e super energica Masha con il grande amico Orso è una metafora della relazione tra il bambino e il mondo.    
Per fortuna ai piccoli spettatori la nazionalità dei cartoni proprio non interessa, anzi non la conoscono perché l'importante è empaticamente divertirsi con i personaggi. La produzione di Masha e Orso, con il quartier generale spostato ormai a Cipro da tempo, va avanti e al momento non si ha notizia di boicottaggi né di stop alle importazioni. Il cartone da 10 anni va in onda con successo su Rai Yoyo (prima su Rai2) e sul canale DeA Junior. Secondo quanto si apprende nessuna azione è prevista in merito sulla tv pubblica e certo che senza embarghi decisi dal governo nessuno si prenderà la briga di fermare il divertimento dei bambini in età prescolare.    
Quello che accadrà anche a breve è incerto e non è detto che la guerra non tocchi i cartoni: Putin ad esempio ha annunciato che, grazie alla sentenza di un tribunale russo che ha respinto un caso di violazione del marchio, le aziende locali sono in pratica autorizzate a copiare senza pagare il copyright e che tra i primi via libera ci sarebbe quello per fare Peppa Pig in Russia aggirando le sanzioni.    
I tempi produttivi dei cartoni animati sono in realtà molto lunghi e quando il Peppa Pig falso sarà pronto ci auguriamo di vivere in un mondo di pace.

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