Avere quindici anni, la semplicità come stile di vita, ballare facendo finta di cantare e catturare follower sui social.
Ci è riuscita Marta Losito, che dalla provincia veneta ha realizzato un piccolo miracolo mediatico. La sua vita non ha segreti per i 2,3 milioni di follower che la seguono su Tik Tok (ex musical.ly), il milione su Instagram e gli oltre cinquecentomila di YouTube. Abbiamo incontrato Marta nel corso della tappa romana del firmacopie del suo libro, #Nonostante, in un centro commerciale a due passi dal Vaticano: viso pulito, sorriso aperto, jeans, unico vezzo le unghie laccate. Fuori, migliaia di ragazzini urlanti e pronti, assieme ai genitori, a ore di fila per una firma sulla 'bibbia' del Marta-pensiero e un selfie da postare con orgoglio.
Marta Losito, dal ballo sui social alla libreria
La scuola, gli amici, i social, i no dei genitori: per cercare di capire cosa incolli un teenager allo smartphone quando Marta balla, parla, scrive, abbiamo deciso di farci aiutare nelle domande da due adolescenti, ovviamente follower di Marta: Stella e Bianca. La prima curiosità è dove finisca la persona Marta e dove inizi il personaggio.

"Io sono così come mi vedi - racconta la muser - e non faccio nulla di particolare. Amo da sempre la danza e la musica, per questo ho iniziato un paio di anni fa a postare video su musical.ly (ora confluito in Tik Tok). Ballo e canzoni insieme: mi sono innamorata subito. È iniziata così, in modo semplice (sarà la parola più pronunciata durante l'intervista): per questo le persone - prosegue sicura - si ritrovano molto in me". E qui spalanca la 'E' con l'accento delle sue parti.
Dopo Tik Tok, arriva Instagram. Quindi la voglia di passare a YouTube, 'una cosa globalissima', ma i genitori dicono no. "La vedevano come una piattaforma troppo aperta, accessibile a chiunque, mentre le altre due sembravano più 'private'. Avevano timore dei social. Poi - sorride grata - hanno capito che mi avrebbero resa felice, e mi hanno dato l'ok. Ed eccoci qui" dice indicando la folla che spinge dietro le transenne.
Gli hater, gli odiatori della rete, non sono un problema per Marta: "Non li considero - dice a Stella e Bianca, preoccupate per la loro beniamina - perché per me ci siamo soltanto io e loro - e di nuovo si riferisce ai follower, considerati amici - anche se talvolta uso le critiche di chi non mi ama per migliorare".
E la scuola? Come fa Marta a coniugare l'impegno su web e i libri? "Ho voti alti - rivendica con orgoglio - perché l'importante è essere convinti di farcela: studio in treno e negli spostamenti, i compagni di classe mi sostengono e i professori sono molto più disponibili e comprensivi di quanto immaginassi".
"Il segreto del mio successo - ribadisce Marta - è la semplicità, insieme al rapporto costante con i follower. Mi scrivono dicendo di aver capito, grazie a me, che l'importante non sono i soldi, o avere mille amici: è sufficiente valorizzare le piccole cose quotidiane".
Dal web alla libreria, il passo non era scontato. Ha detto no a una biografia perché troppo giovane e no a un romanzo perché non avrebbe saputo scriverlo da sola. Sì, invece, a una raccolta di pensieri, di poesie, ma non in rima 'perché non mi piacciono'. Una sorta di diario aperto. Lo spunto è nato su Instagram. "In molti - spiega Marta, il volumetto azzurro stretto al cuore - mi chiedevano consigli su adolescenza, amore, amicizia. Così ho raccolto le mie risposte nel libro, #Nonostante, spiegando il mio punto di vista su temi che riguardano tutti".
Banale? No, se hai quindici anni e il mondo è un mare immenso, più di YouTube.
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