Con un omaggio a Helmut Newton, La Petit Robe di Chiara Boni porta il bondage in passerella a New York: "Le donne ritratte da Newton erano piene di potere", spiega la stilista fiorentina tornata gia' lo scorso luglio alle sfilate newyorchesi dopo la pausa obbligata del Covid. Allora l'ispirazione era stata un matrimonio d'estate. Piu' dark, e ancorato all'immaginario del fotografo tedesco a cui quest'anno Palazzo Reale a Milano dedica una grande retrospettiva, il mood del prossimo autunno inverno: "In questo momento in cui abbiamo perso punti, abbiamo bisogno di tornare indietro negli anni a un'epoca quando le donne vincevano tanto", ha spiegato la stilista nel backstage.
Prima del Covid Chiara Boni generava tra il 75% e l'85% del suo fatturato negli Stati Uniti (gli altri mercati sono in Europa, Russia e Medioriente) dove le sue creazioni sono distribuite nei department stores da Chicago alle Hawaii. Il nero della pelle domina stavolta la collezione fatta di silhouette impeccabili e una palette di monocromatica illuminata da bianco invernale, tocchi di rosa azalea e qualche scintilla metallica. Ispirandosi a Newton gli accessori in pelle nera richiamano i finimenti, le cinture con fibbie metalliche esaltano la precisione delle forme. C'e' un collier-choker da dominatrix, mentre alcune modelle sfilano con veli preziosi che coprono il viso, esaltato anche da audaci occhiali da sole che completano un paio di look. Gli abiti sono realizzati con il tessuto compatto ed elasticizzato tipico del marchio.
Se la Boni pensa a Newton, per Jason Wu, che ha sfilato nel teatrino Peter B. Lewis del Guggenheim, l'ispirazione e' stata Marlene Dietrich che usava la moda per esplorare la fluidita' di genere in un'epoca quando questi temi erano tabu'. Il tempo passa per Proenza Schouler che ha celebrato in questi giorni il 20esimo anniversario del marchio con una collezione funzionale pensata per le donne che popolano la vita dei due stilisti, Lazaro Hernandez e Jack McCollough: artiste, scrittrici, intellettuali che gravitano attorno al marchio, tra cui l'attrice Chloe Sevigny che ha aperto la sfilata di sabato con una giacca nera su camicia bianca e la gonna nera di pelle fino ai piedi. "Siamo stanchi di fantasie e vestiti da Instagram', hanno spiegato Hernandez e McCollough mostrando abiti pantaloni classici, gonne sotto il ginocchio accesoriati con stivali alti accanto ad abiti fluidi aperti in petali multicolori: "Per noi si apre un nuovo capitolo".
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