Un nuovo programma digitale di formazione professionale sul ricamo è stato preparato col supporto di Gucci dall'impresa sociale indiana 'I was A Sari', che realizza capi e accessori contemporanei attraverso il riuso creativo di vecchi sari, i tradizionali capi di abbigliamento femminile. Avviene formando gruppi di donne indiane provenienti da comunità svantaggiate: offrendo loro l'opportunità di diventare esperte artigiane e di raggiungere l'indipendenza economica e consentendo di accedere per la prima volta a un settore tradizionalmente riservato agli uomini. L'idea del programma, denominato 'Now I Can' e costruito attraverso l'iniziativa di Gucci 'Chime for change', "è nata dalla volontà di formare un numero sempre maggiore di donne indiane provenienti da condizioni sociali svantaggiate" spiega Stefano Funari, founder and managing director di' I was a Sari', che nel 2020 ha coinvolto oltre 170 artigiane. Imprese sociali, ngo e associazioni potranno infatti proporre gratuitamente il corso ai propri associati. "Inclusione per Gucci significa creare un senso di appartenenza, attraverso azioni concrete" ha aggiunto Antonella Centra, evp general counsel, corporate affairs & sustainability in Gucci. "Con 'Now I Can' - ha sottolineato - l'artigianalità è uno strumento di emancipazione sociale e offre la possibilità a donne in difficoltà di trovare una propria collocazione nel mondo del lavoro e crescere professionalmente".
Il progetto, come evidenzia il gruppo Gucci, è parte delle iniziative per l'implementazione di una strategia di sostenibilità globale volta a promuovere un cambiamento positivo e a sensibilizzare l'opinione pubblica mondiale sui diritti di eguaglianza per le ragazze e le donne, offrendo loro un contributo concreto, maggiore partecipazione e rappresentazione nel dibattito sociale.
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