Per 9 insegnanti su 10 la categoria
merita un inquadramento
specifico e diverso da quelle degli altri operatori scolastici e
per l'87%
l'aumento salariale del 6% (circa 140 euro lordi) previsto dal
rinnovo contrattuale è una misura anti-inflazione totalmente
inadeguata. E' quanto emerge da un sondaggio commissionato dalla
Gilda degli insegnanti ad Swg sul rinnovo contrattuale del
comparto Istruzione per il quale le trattative sono in corso e
sono iniziate il 27 febbraio scorso presso l'Aran.
Il 63% dei docenti - ha spiegato Rado Fonda, direttore di
Swg nel corso di una conferenza stampa - è favorevole al
confluire dei 500 euro della Carta docente in busta paga, a
partire da chi risiede nelle grandi città.
Due su 3 sono favorevoli a far confluire le risorse dell'ex
Bonus merito, formazione incentivata e tutor nella busta paga,
il 93% del personale scolastico - tra totalmente favorevoli e
favorevoli con riserva - pensa che sarebbe giusto godere di un
welfare aggiuntivo, ovvero buoni pasto e assicurazione
sanitaria. Il 78% considera importante poter recuperare lo
scatto stipendiale del 2013 bloccato per legge.
Il 'middle management' - ovvero le figure intermedie tra il
dirigente scolastico e gli insegnanti - nella scuola: i docenti
sono divisi ma tra quelli delle scuole secondarie prevalgono i
contrari a queste figure.
Infine, il 69% chiede un'equiparazione dei diritti di docenti
precari e di ruolo mentre 1 su 4 predilige un trattamento
differenziato. "Abbiamo commissionato questo sndaggio perchè
siamo in un momento di forte confusione, in cui si devono
prendere decisioni importanti con proposte politiche importanti.
La scuola si sta evolvendo, c'è meno partecipazione alla
politica rispetto al passato e ci sembrava importante tastare il
polso della categoria. Il giudizio è positivo nel senso che la
Gilda è in linea con quello che è il sentore e la volontà dei
docenti", ha commentato Vito Carlo Castellana, coordinatore del
sindacato. "Viviamo un momento di particolare difficoltà - ha
aggiunto Castellana - per il personale dipendente ma il mondo
della scuola lo soffre ancora di più: rispetto al resto della
Pubblica amminsitrazione ha stipendi nettamente inferiori. La
politica dovrebbe fare qualche riflessione: la professionalità
degli insegnanti andrebbe riconosciuta anche con stipendi più
alti, continueremo a sollecitare".
"Notiamo che laddove si chiede di sostenere gli stipendi, le
percentuali sono chiare e molto alte: siamo in un contesto in
cui le famiglie sono in difficoltà, il potere d'acquisto è
diminuito e c'è una prospettiva futura di maggiore incertezza",
ha rilevato anche Rado Fonda di Swg.
Ida Carmìna, del Gruppo parlamentare M5s, ha evidenziato come
sono stati tolti "100 a 200 euro in busta paga dei docenti per
una sbagliata applicazione del cuneo fiscale". Per Gerolamo
Cangiano (FI) "questo governoha fatto e sta facendo tanto per la
scuola".
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