Oggetto di insulti razzisti ora farà lezioni di tolleranza.
Succede al liceo romano Montessori, nel quartiere Trieste, già stato al centro delle cronache, a inizio anno scolastico, per i saluti romani esibiti in una classe e poi per alcuni manifesti contro lo scrittore Antonio Scurati, dove alcuni studenti, nei giorni scorsi, hanno insultato dalla finestra di un bagno, al grido di 'sporco n...' l'operatore che accompagnava un bambino bisognoso di sostegno della scuola elementare attigua.
Oggi i collettivi hanno chiesto di poter svolgere una assemblea per discutere di quanto accaduto e la preside del Montessori, Anna Maria De Luca, ha chiesto scusa alla vittima, che ha invitato nella propria scuola. La vittima non solo ha accettato, ma andrà nelle classi per parlare agli studenti di se stesso, del razzismo e perché va contrastato.
"Pieno sostegno alla richiesta arrivata ieri notte dai rappresentanti di istituto del collettivo Montessori per una assemblea straordinaria dedicata a discutere il grave fatto accaduto a scuola", commenta la dirigente De Luca. "Sono orgogliosa del fatto - prosegue - che i ragazzi abbiano reagito in questo modo. Vorrei tranquillizzare tutti: insieme al collega della Ferrini, il dirigente scolastico Francesco Consalvi, mi sto occupando di questa vicenda per trasformarla in un momento di educazione civica".
La preside ha chiesto al collega di domandare all'operatore offeso se è in grado di riconoscere visivamente l'aggressore. "La risposta della vittima è stata esemplare e ci tengo a dirlo pubblicamente. La vittima mi ha mandato a dire che non vuole un tribunale dell'Inquisizione, vuole entrare in tutte le classi per raccontare la propria storia e far capire ai ragazzi perché non bisogna essere razzisti. La sua risposta è stata perfettamente in linea con lo spirito della scuola Montessori: dimostrare che alla violenza degli insulti razzisti si risponde con la cultura e con l'educazione civica", racconta ancora la dirigente scolastica.
"Durante l'indagine interna avviata per individuare il colpevole è emersa in tutto il suo splendere la grande umanità di questa persona ed è con una certa emozione che in settimana lo accoglieremo a scuola come merita. Sta dimostrando con i fatti cosa significa educazione civica".
"Ci tengo a chiedergli pubblicamente scusa per l'accaduto e ci tendo a ringraziarlo di persona perché in questo modo ci sta aiutando a fare educazione civica reale. Il ministro Valditara bene a ragione ha posto l'educazione civica nel cuore del sistema scolastico italiano. Questa è una di quelle occasioni che ne dimostra l'importanza. Di certo non mi sarei mai aspettata che un ragazzo della mia scuola potesse lanciare un insulto razzista dalla finestra del bagno, però è successo. Nella vita spesso si impara più dalle cose negative che da quelle positive. Mi auguro che l'insurrezione generale che è venuta fuori in seguito al suo gesto resti nella sua memoria per sempre. Mi congratulo con i ragazzi che hanno chiesto l'assemblea straordinaria perché hanno rilevato la gravità dell'accaduto e giustamente chiedono di discuterne tra di loro", conclude la preside.
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