L'obiettivo è quello di favorire l'integrazione delle fonti rinnovabili, migliorare il livello di efficienza, resilienza e sostenibilità del sistema elettrico.
La principale novità è la rete Hypergrid, che sfrutterà le
tecnologie della trasmissione dell'energia in corrente continua
(HVDC, High Voltage Direct Current) per raggiungere gli
obiettivi di transizione e sicurezza energetica. In aggiunta
agli interventi di sviluppo già previsti, Terna ha pianificato
cinque nuove dorsali elettriche, funzionali all'integrazione di
capacità rinnovabile, per un valore complessivo di circa 11
miliardi di euro. Tra queste la dorsale sarda, il progetto che
consentirà di massimizzare l'integrazione dell'energia
rinnovabile e di rafforzare la rete elettrica dell'isola
convogliando la produzione fonti energetiche regionale dalla
Sardegna e dall'Italia meridionale verso i centri di carico del
nord d'Italia. L'intervento si compone di due opere: la prima,
il Sardinian Link, consentirà la ricostruzione della rete sarda
a 220 kV da Codrongianos (Sassari) a Sulcis (Sud Sardegna) e
Selargius (Cagliari). L'opera, con un investimento di circa 3,7
miliardi complessivi, sarà completata entro il 2028.
La seconda invece, l'"Hvdc Sapei2" è un nuovo elettrodotto in
corrente continua dalla Sardegna verso il Continente, che
affiancherà il collegamento esistente Sapei e lavorerà in
sinergia con il già previsto Tyrrhenian Link, per una sorta di
anello di rete tirrenico.
Il piano 2023 conferma anche il progetto Sa.Co.I.3,
collegamento tra i sistemi elettrici della Sardegna, della
Corsica e della penisola italiana e l'installazione di un
compensatore sincrono nella stazione elettrica di Codrongianos
A livello regionale, inoltre, è previsto il nuovo elettrodotto a
150kV "Santa Teresa - Tempio - Buddusò", lungo circa 90 km, che
renderà più sicuro ed efficiente il sistema elettrico del mord
Sardegna.
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