Si presenta con lesioni cutanee
piane o in rilievo, ruvide o squamose, di colore rosso, marrone,
bianco o rosa, che possono essere facilmente confuse anche con
semplici inestetismi. Ma in realtà potrebbero essere campanelli
d'allarme. E' la Cheratosi Attinica, patologia della pelle che
interessa in particolare le persone con un'età avanzata e la
pelle chiara, ma non solo, con una prevalenza del 27,4% negli
over 30. Una patologia da non sottovalutare perché la cheratosi
attinica può evolvere verso una forma invasiva di tumore
cutaneo, il carcinoma squamocellulare. Diagnosi precoce è la
parola d'ordine: la cheratosi attinica se individuata in tempo
può essere trattata, così da ridurne la possibile progressione e
la potenziale pericolosità. Ecco, quindi, che per sensibilizzare
la popolazione a rischio, aumentando il grado di consapevolezza
sulla patologia, prende il via, sottolinea una nota dei
promotori, "la campagna 'Derma Point, facciamo il punto sulla
cheratosi attinica', con il contributo non condizionante di
Almirall in collaborazione con SIDeMaST, Società Italiana di
Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse". Da settembre a
novembre 2023, saranno coinvolte 12 strutture
ospedaliere/universitarie distribuite sul territorio nazionale
con una giornata di screening dermatologico. Il 18 ottobre
nell'AOU della Federico II in Via Pansini a Napoli, dalle 15.00
alle 19.00 i dermatologi coordinati dal prof. Massimiliano
Scalvenzi, direttore della UOC di Dermatologia Clinica,
offriranno consulti gratuiti per favorire la diagnosi della
patologia. Prenotazione obbligatoria al link
https://eventi.derma-point.it/napoli2
"Le macchie della pelle non sono tutte uguali e alcune
necessitano di attenzioni specifiche perché potenzialmente gravi
- spiega il prof. Giuseppe Argenziano, presidente della SIDeMaST
- tra queste ci sono le cheratosi attiniche. Esse compaiono
infatti per l'80% su aree del corpo esposte al sole, quindi
viso, collo, mani, avambracci e cuoio capelluto, soprattutto
nelle persone meno giovani, di carnagione chiara. Negli stadi
iniziali possono essere più facili da sentire alla palpazione
che da vedere. Solitamente sono asintomatiche, talvolta
dolorose, soprattutto possono evolvere in un tumore cutaneo, il
carcinoma squamocellulare. Per questo diagnosticarle e trattarle
precocemente è indispensabile". "Il paziente a rischio di
sviluppare Cheratosi attiniche deve essere educato a praticare
visite dermatologiche di controllo con frequenza trimestrale o
semestrale - dice il prof. Scalvenzi - al fine di poter fare
diagnosi precoce e di conseguenza terapie efficaci mirate con
minimi effetti collaterali. Ad oggi le Cheratosi Attiniche sono
considerate dei veri e propri carcinomi in situ, da qui
l'importanza di un intervento tempestivo ed efficace. Pertanto,
lo scopo della presente campagna di prevenzione è duplice:
individuare i soggetti a rischio e soprattutto educare i
pazienti a prendersi cura della propria pelle".
"La corretta gestione diagnostico-terapeutica dei pazienti a
rischio - aggiunge la dott.ssa Alessia Villani, ricercatrice
dell'Università di Napoli Federico II- oltre a prevenire
l'insorgenza di carcinomi invasivi, ha il compito di migliorare
la qualità della vita del paziente stesso ed, in ultima analisi,
consente un risparmio a lungo termine della spesa sanitaria che
grava sul sistema pubblico nazionale".
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