"La morte
non ci tiene in suo potere, anche se le conseguenze di una
tragedia, come quella che viviamo, ci spaventano". Lo ha detto
l'arcivescovo di Sorrento-Castellammare, Francesco Alfano, nella
messa in suffragio delle vittime della funivia celebrata a
Pozzano, dove ogni lunedì dell'Angelo si rinnovano preghiere e
una supplica alla Madonna. Alla presenza del sindaco Luigi
Vicinanza e del presidente del Consiglio comunale, Roberto
Elefante, sono state ricordate le quattro persone morte e si è
pregato per il sopravvissuto ancora grave in ospedale, il 23enne
Thabet Suliman.
"È così importante l'annuncio della Pasqua perchè rende
praticabile la speranza nei nostri giorni. La Pasqua è storia e
fa i conti con la nostra di storia. Invochiamo Maria come madre
di speranza, sarà lei ad orientarci. Le donne vanno al sepolcro
al mattino di Pasqua, sono tenaci, coraggiose. Sono le prime
anche ad avere l'incontro con il Risorto. Questa è la nostra
Pasqua: nel momento della prova, rileggiamo la nostra storia con
gli occhi di Dio, senza toglierne il peso, ma per trarne energia
nuova. Sarà così anche per Castellammare? La fede non è una
favola, dalla tragedia può nasce il bene, ne abbiamo le
testimonianze" ha detto mons. Alfano nel corso dell'omelia, che
si è conclusa con un pensiero al Santo Padre.
"Papa Francesco ci ha insegnato ad amare le periferie
esistenziali - commenta Alfano con commozione - Quante ne
abbiamo in mezzo a noi di situazioni emergenziali? Quante sono
le persone lasciate ai margini? Che testimonianza grande la sua
è stata, fuori e dentro la Chiesa. Papa Francesco non si è
fermato fino alla fine. È bellissimo" - conclude Alfano.
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