Giovani, ragazzi, anziani hanno
affollato questa mattina il teatro San Carlo di Napoli per
prendere parte ad una iniziativa, promossa dalla Prefettura di
Napoli in collaborazione con il Comune di Napoli, il teatro di
San Carlo di Napoli e il delegato Arcivescovile Settore
Giustizia e Carità della Diocesi di Napoli, con Enzo Cozzolino,
dove la musica è stata elemento di inclusività
L'iniziativa è stata promossa in occasione della Pasqua. Prima
una edizione speciale, dall'alto valore simbolico, de "Il
barbiere di Siviglia"; poi c'è stato un momento conviviale.
Presenti magistrati, numerosi sindaci dell'area metropolitana di
Napoli, consoli, rappresentanti del mondo accademico, i vertici
delle forze armate e delle forze dell'ordine, oltre al
sottosegretario alla Difesa, Isabella Rauti e all'assessore
Antonio De Iesu in rappresentanza del Comune di Napoli.
"Le istituzioni devono farsi carico di tutti perché noi abbiamo
bisogno di avere con tutte le persone e soprattutto coloro che
per imperturbabili disegni sono rimasti indietro. Dobbiamo
prendere queste persone e dobbiamo fare in modo che facciano un
passo in avanti", ha detto il prefetto di Napoli, Michele di
Bari nel corso del suo indirizzo di saluto.
Toccante la testimonianza di un uomo che ha voluto ringraziare
il prefetto "che oggi ha voluto aprire le porte del San Carlo a
noi tutti" perché "le istituzioni non ci lasciano da soli".
Una sensibilità che il prefetto di Napoli, ha sottolineato la
senatrice Rauti, "ha fatto un metodo di lavoro, un approccio
sistematico. Ed è una cifra della sua interpretazione del ruolo
istituzionale, del ruolo delle istituzioni". Una iniziativa,
resa possibile anche dalla disponibilità del Teatro San Carlo,
con la direttrice Emmanuela Spedaliere, definita dalla senatrice
Rauti "nobile finalizzata a creare un rapporto tra le
istituzioni ed il volontariato".
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