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Da Napoli mani tese ai ragazzi esclusi dai percorsi scolastici

Da Napoli mani tese ai ragazzi esclusi dai percorsi scolastici

Marco Rossi Doria, amministrazioni recepiscano le opportunità

NAPOLI, 11 aprile 2025, 16:20

Redazione ANSA

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Un libro che presenta una proposta per il contrasto all'abbandono e alla dispersione scolastica per il protagonismo e l'autonomia dei ragazzi in un modello di intervento innovativo, tendendo la mano a coloro che hanno già abbandonato o rischiano di lasciare gli studi obbligatori. Lo narra "Sentieri Ponti e Passerelle. Un progetto con i giovani espulsi dalla scuola realizzato a Napoli, Reggio Calabria e Messina" (INU Edizioni, 15 Euro, e-Book gratuito https://aqssepopas.it/ebook/) che è stato presentato oggi nell'aula magna di Palazzo Gravina a Napoli dall'autore Giovanni Laino, vicepresidente dell'Associazione Quartieri Spagnoli che ha guidato il progetto finanziato dalla "Impresa sociale con i bambini", con 80 giovani fra i 15 e i 18 anni, esclusi dai percorsi scolastici. Il libro presenta gli esiti del progetto realizzato fra il 2021 e il 2024 nelle tre città del Sud che è stato molto apprezzato anche dalle amministrazioni pubbliche, tra cui il Comune di Napoli con il sindaco Gaetano Manfredi.
    "Un modello - spiegano i promotori - per un approccio di tipo integrato, a dote, a rete, ibrido, non dipendente dallo stillicidio dei progetti a bando, in coprogettazione e cogestioni fra enti locali e Terzo settore. Un coordinamento operativo dentro e fuori le scuole, per evitare la cristallizzazione di condizioni di disagio e isolamento dei giovani e offrire, in modo molto personalizzato, ponti, sentieri e passerelle per sostenere la loro autonomia". "Speriamo - ha spiegato Marco Rossi Doria - che le amministrazioni pubbliche riescano a recepire. Ci sono delle opportunità, perché tutte le Regioni hanno fondi per i neet, devono saper declinare per i neet poveri e quindi questo diventa un modello per le pubbliche amministrazioni. L'applicazione di questa pratica sarà esaminata ancora meglio quando arriverà la valutazione di impatto; intanto si sta pensando a un nuovo bando importante sui neet a livello nazionale. Con le buone pratiche si va avanti nel clima della sussidiarietà, dove lo Stato vede le sue articolazioni delle fondazioni bancarie, del terzo settore e delle scuole mettersi d'accordo con i Comuni per azioni mirate e ben organizzate".
    "L'efficacia dei progetti - si racconta nel libro - è esito di: spirito di servizio, radicamento territoriale, esperienza, lavoro di rete, approccio integrato, protagonismo delle persone, disponibilità di risorse, riflessività ricorrente, costruzione di contesti e pratiche abilitanti, forte personalizzazione degli interventi". "Bisogna ora chiedersi - spiega Giovanni Laino - se è solo il trionfo della superficialità o si tratta di un cambio profondo delle modalità di pensare, studiare, comunicare, di alimentare e utilizzare l'intelligenza. Il libro tratta alcuni temi centrali ponendo delle domande: chi sono i giovani poveri che non studiano e non lavorano? Cosa si può fare con loro e per loro? Come sollecitare le scuole ad uscire dal quadrato delle loro mura e delle loro metodologie oggi inadeguate? Come evitare un trattamento amministrativo inefficace dei problemi?". Strade su cui si è lavorato con i ragazzi di Napoli, Reggio Calabria e Messina e si è pronti a fare passi avanti nel progetto per i prossimi anni, in un'Italia in cui Aldo Policastro, procuratore generale presso la Corte d'Appello di Napoli, "ci sono le stesse emergenze in atto dal 1990 in poi, ricordate ogni anno ma senza riuscire a risolverle. Il rischio maggiore oggi è quando tutta la classe dirigente, non solo la politica, cerchi in realtà di rimuovere ciò che non va, ritenendolo un incidente occasionale, senza rendersi conto che invece sono evidenze di ciò che le politiche pubbliche non hanno prodotto". Il libro "Sentieri Ponti e Passerelle" verrà presentato anche al Salone del Libro a Torino il 15 maggio e poi a Milano, Venezia, Bologna, Bari, Reggio Calabria e Messina.
   

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