Un libro che presenta una proposta
per il contrasto all'abbandono e alla dispersione scolastica per
il protagonismo e l'autonomia dei ragazzi in un modello di
intervento innovativo, tendendo la mano a coloro che hanno già
abbandonato o rischiano di lasciare gli studi obbligatori. Lo
narra "Sentieri Ponti e Passerelle. Un progetto con i giovani
espulsi dalla scuola realizzato a Napoli, Reggio Calabria e
Messina" (INU Edizioni, 15 Euro, e-Book gratuito
https://aqssepopas.it/ebook/) che è stato presentato oggi
nell'aula magna di Palazzo Gravina a Napoli dall'autore Giovanni
Laino, vicepresidente dell'Associazione Quartieri Spagnoli che
ha guidato il progetto finanziato dalla "Impresa sociale con i
bambini", con 80 giovani fra i 15 e i 18 anni, esclusi dai
percorsi scolastici. Il libro presenta gli esiti del progetto
realizzato fra il 2021 e il 2024 nelle tre città del Sud che è
stato molto apprezzato anche dalle amministrazioni pubbliche,
tra cui il Comune di Napoli con il sindaco Gaetano Manfredi.
"Un modello - spiegano i promotori - per un approccio di tipo
integrato, a dote, a rete, ibrido, non dipendente dallo
stillicidio dei progetti a bando, in coprogettazione e
cogestioni fra enti locali e Terzo settore. Un coordinamento
operativo dentro e fuori le scuole, per evitare la
cristallizzazione di condizioni di disagio e isolamento dei
giovani e offrire, in modo molto personalizzato, ponti, sentieri
e passerelle per sostenere la loro autonomia". "Speriamo - ha
spiegato Marco Rossi Doria - che le amministrazioni pubbliche
riescano a recepire. Ci sono delle opportunità, perché tutte le
Regioni hanno fondi per i neet, devono saper declinare per i
neet poveri e quindi questo diventa un modello per le pubbliche
amministrazioni. L'applicazione di questa pratica sarà esaminata
ancora meglio quando arriverà la valutazione di impatto; intanto
si sta pensando a un nuovo bando importante sui neet a livello
nazionale. Con le buone pratiche si va avanti nel clima della
sussidiarietà, dove lo Stato vede le sue articolazioni delle
fondazioni bancarie, del terzo settore e delle scuole mettersi
d'accordo con i Comuni per azioni mirate e ben organizzate".
"L'efficacia dei progetti - si racconta nel libro - è esito
di: spirito di servizio, radicamento territoriale, esperienza,
lavoro di rete, approccio integrato, protagonismo delle persone,
disponibilità di risorse, riflessività ricorrente, costruzione
di contesti e pratiche abilitanti, forte personalizzazione degli
interventi". "Bisogna ora chiedersi - spiega Giovanni Laino - se
è solo il trionfo della superficialità o si tratta di un cambio
profondo delle modalità di pensare, studiare, comunicare, di
alimentare e utilizzare l'intelligenza. Il libro tratta alcuni
temi centrali ponendo delle domande: chi sono i giovani poveri
che non studiano e non lavorano? Cosa si può fare con loro e per
loro? Come sollecitare le scuole ad uscire dal quadrato delle
loro mura e delle loro metodologie oggi inadeguate? Come evitare
un trattamento amministrativo inefficace dei problemi?". Strade
su cui si è lavorato con i ragazzi di Napoli, Reggio Calabria e
Messina e si è pronti a fare passi avanti nel progetto per i
prossimi anni, in un'Italia in cui Aldo Policastro, procuratore
generale presso la Corte d'Appello di Napoli, "ci sono le stesse
emergenze in atto dal 1990 in poi, ricordate ogni anno ma senza
riuscire a risolverle. Il rischio maggiore oggi è quando tutta
la classe dirigente, non solo la politica, cerchi in realtà di
rimuovere ciò che non va, ritenendolo un incidente occasionale,
senza rendersi conto che invece sono evidenze di ciò che le
politiche pubbliche non hanno prodotto". Il libro "Sentieri
Ponti e Passerelle" verrà presentato anche al Salone del Libro a
Torino il 15 maggio e poi a Milano, Venezia, Bologna, Bari,
Reggio Calabria e Messina.
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