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Ex hotel 'ecomostro', messo sotto sequestro a Castel Volturno

Ex hotel 'ecomostro', messo sotto sequestro a Castel Volturno

Operazione della Procura di Santa Maria Cv e Gdf, 12 indagati

CASERTA, 10 aprile 2025, 10:04

Redazione ANSA

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Una lottizzazione abusiva iniziata negli anni '70 e poi proseguita passando per il superbonus 110%, realizzata attraverso documenti illegittimi e collusioni tra imprenditori ed enti locali, che ha cementificato un ampio tratto di costa. E' quanto ipotizzato dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, che ha ottenuto dal Gip il sequestro a Castel Volturno (Caserta) di un immobile simbolo dell'abusivismo edilizio, un palazzo di otto piani e 104 appartamenti - valore circa 25 milioni di euro - affacciato sul lungomare denominato "Palazzo Marina" nella frazione di Villaggio Coppola-Pinetamare, la località realizzata dalla famiglia imprenditoriale dei Coppola in modo quasi del tutto abusivo.
    Sono stati i finanzieri del Comando Provinciale di Caserta, in particolare della Compagnia di Mondragone, ad effettuare le indagini e ad apporre i sigilli a Palazzo Marina, ex albergo situato nel residence "Fontana Blue. Dodici gli indagati in questa nuova inchiesta della Procura guidata da Pierpaolo Bruni, tra questi due professionisti legati alla Mirabella Spa, società dei Coppola, ovvero Augusto Tedeschi (procuratore speciale) e Vincenzo Gambardella (rappresentante legale), e ben otto appartamenti alla famiglia Moccia, noti imprenditori del cemento, che avrebbero perpetuato la lottizzazione abusiva iniziata negli anni '70 anche attraverso la recente realizzazione di lavori con il 110%. Per gli inquirenti l'operazione illecita effettuata sarebbe consistita nella modifica della destinazione d'uso del palazzo, che da turistico, essendo in passato un hotel, sarebbe divenuto residenziale, con il frazionamento avvenuto nel 2012 dell'unico compendio immobiliare in 104 singoli appartamenti; un'operazione fatta dai rappresentanti della Mirabella con i Moccia. Ma la criticità più grave è a monte, perché Procura e Guardia di Finanza non hanno mai rinvenuto agli atti del Comune di Castel Volturno la licenza edilizia di Palazzo Marina, presentata dagli stessi indagati in copia e risalente al 1964; un atto che per gli inquirenti non sarebbe dunque genuino. Non è per ora emerso il coinvolgimento di amministratori o dipendenti comunali.
   

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