"Non rientro tra i possibili candidati alla presidenza della Regione Campania". Lo chiarisce l'eurodeputato di Forza Italia Fulvio Martusciello, "per preservare il partito da ogni possibile attacco", dopo l'inchiesta delle autorità giudiziarie del Belgio che ha portato all'arresto in Italia della sua collaboratrice Lucia Simeone.
Martusciello, che non è indagato, aveva più volte espresso negli ultimi mesi la sua disponibilità a correre per il centrodestra in Campania.
Intanto la Corte di Appello di Napoli ha concesso gli arresti domiciliari a Lucia Simeone, colpita da un mandato di arresto europeo emesso a Bruxelles nell'ambito di un'inchiesta su presunte tangenti, per circa 46mila euro, versate ad alcuni politici affinché si spendessero in sede Ue per favorire il colosso cinese delle telecomunicazioni Huawei sul 5G. Simeone, assistita dall'avvocato Antimo Giaccio, ha risposto alle domande che le sono state rivolte davanti al giudice Corinna Forte della Corte d'Appello di Napoli. La procura belga le contesta i reati di associazione a delinquere, corruzione e riciclaggio. Per Simeone le autorità di Bruxelles hanno chiesto l'estradizione e adesso si apre la procedura di consegna. L'indagata si è detta pronta ad affrontare il processo in quanto, riferisce l'avvocato Giaccio, "non ha nulla da nascondere". Dagli atti emergerebbero anche dei bonifici, quattro per la precisione, per una cifra complessiva che si aggira intorno a qualche migliaio di euro, che vedono come destinatario proprio Martusciello.
A Simeone, spiega il legale, la procura belga contesta il concorso nell'emissione di due fatture "che riteniamo siano assolutamente inventate in quanto l'indagata non è intestataria di alcuna partita Iva e non gestisce attività che le contemplino". "I soldi a cui fanno riferimento - dice ancora il penalista - sono bonifici ricevuti dall'ex collega portoghese dell'europarlamentare Martusciello, Miguel Benoliel de Carvalho Wahnon Martens, una persona con la quale Lucia Simeone ha un rapporto amicale oltre che di colleganza e al quale anche lei ha fatto bonifici, ma di carattere personale, da 4-500 euro ciascuno".
Nel pomeriggio è arrivata infine la dichiarazione di Martusciello, capo delegazione di Forza Italia al Parlamento europeo e coordinatore del partito in Campania. Rieletto alle ultime Europee con quasi 100mila preferenze, l'esponente azzurro - forte di questo risultato - nei mesi scorsi aveva espresso più volte la propria disponibilità a candidarsi come governatore.
"La mia priorità - dice invece oggi - è offrire a Forza Italia un percorso sereno verso le elezioni regionali. Ho costruito in questi anni un partito al di sopra di ogni sospetto ed in una fase in cui è giusto che ogni contesto venga chiarito senza interferenze, ritengo doveroso contribuire a preservare il partito da ogni possibile elemento di attacco o strumentalizzazione chiarendo che non rientro tra i possibili candidati alla presidenza della Regione". Per il centrodestra in Campania restano quindi sul tappeto i nomi del viceministro agli Esteri Edmondo Cirielli (FdI) e del deputato Gianpiero Zinzi (Lega).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA