Tracciare un modello mediterraneo per l'adozione e la governance dell'intelligenza artificiale, con un'attenzione particolare all'innovazione e alla regolamentazione.
Questo l'obiettivo della terza edizione di Feuromed, il Festival Euromediterraneo dell'Economia, in programma dal 13 al 15 marzo a Napoli, presentato oggi a Roma alla presenza del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, della vicepresidente del Parlamento Europeo, Antonella Sberna, e del direttore de l'Altravoce e di Feuromed, Alessandro Barbano "Mi fa particolarmente piacere che si faccia a Napoli - ha detto Manfredi, che è anche presidente dell'Anci - perché Napoli è una città sinonimo di bellezza e di turismo ma anche di innovazione con le sue tante imprese digitali.
Con Cosenza e
Catania rappresenta un asse del Sud molto importante sul piano
delle tecnologie digitali. Se il Sud sta crescendo, se non è più
la zavorra d'Italia, e pur non essendo una locomotiva, è
sicuramente un vagone importante nel sistema, lo si deve anche
alla sua capacità di intercettare il cambiamento e
l'innovazione".
"In un contesto di grandi transizioni digitali e nuovi
scenari geopolitici - ha proseguito il sindaco - l'intelligenza
artificiale ha cambiato il modo in cui guardiamo alla realtà:
rappresenta una rivoluzione, ma pone anche molti interrogativi.
Il suo impatto in ogni settore della vita sociale, dalle sfide
imprenditoriali, dal settore dei servizi all'arte e alla
creazione di contenuti, dal settore sanitario alla sicurezza,
l'intelligenza artificiale sta ridefinendo le priorità. Proprio
per questo, necessita di un quadro internazionale di governo
della stessa. Da un punto di vista geopolitico, il Mediterraneo,
crocevia di culture, tradizioni e scambi commerciali, ha un in
questo ruolo fondamentale". "Un modello mediterraneo
dell'intelligenza artificiale - ha concluso Manfredi - è, a
questo punto, un aspetto determinante in uno scenario complesso.
Un modello cooperativo aiuta le realtà coinvolte a trarre
beneficio dalle nuove tecnologie e, allo stesso tempo, a gestire
i rischi. Non possiamo trascurare le grandi questioni etiche
sollevate dall'utilizzo dell'intelligenza artificiale e, allo
stesso tempo, non possiamo ignorare le opportunità e le
prospettive future offerte dall'IA. Occorre promuovere un
dialogo proficuo e collaborativo, un modello che tenga conto
delle specificità regionali e dei potenziali effetti distorsivi.
L'innovazione tecnologica è una grande sfida: spetta a noi - e
Napoli è come sempre laboratorio virtuoso - lavorare per
costruire un futuro prospero, equo e ricco di opportunità per le
nostre comunità e per il Mediterraneo".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA