Un dialogo sul declino della
politica, la digitalizzazione, la sfera pubblica, la
solidarietà, la cultura tra due pensatori. Per la rassegna
"Libri in Fondazione", domani, 15 febbraio, alle 10, nella sede
della Fondazione Banco Napoli, si discute, informa una nota, del
libro 'Dialogo sulla nuova oggettività', scritto da Sergio Foà
Doctor of Philosophy in Diritto amministrativo nell'Università
di Milano e Giancarlo Montedoro, presidente di Sezione del
Consiglio di Stato pubblicato da Editoriale Scientifica.
Partecipano il presidente della Fondazione Orazio Abbamonte,
Pasquale De Sena, ordinario di Diritto internazionale nel
Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Palermo e
Sandro Staiano, ordinario di Diritto costituzionale nel
Dipartimento di Giurisprudenza della Federico II.
"Un confronto spontaneo e libero da schemi sulle grandi
trasformazioni in corso nella società e nell'amministrazione -
sottolinea la nota - guida gli autori a tratteggiare la 'nuova
oggettività', espressione di un mondo dominato dalle
tecno-scienze e dai fenomeni organizzativi. Il dialogo rimarca
il tramonto del soggetto moderno, affermatosi per un lungo
processo in Occidente. L'attenzione è concentrata sul declino
del primato della politica e delle sue ragioni, sul rapporto
della politica con l'economia, la scienza e la tecnica, sulla
centralità dell'amministrazione in questo sviluppo, del suo
funzionamento escludente in tanti ambiti per la crisi dello
Stato sociale".
La seconda tematica riguarda "i processi di digitalizzazione,
driver di questo cambiamento, le garanzie immaginabili e la
forza 'implacabile' di questa rivoluzione tecnica, guidata
dall'intelligenza artificiale, le trasformazioni indotte al modo
stesso in cui fino ad oggi abbiamo concepito il diritto". La
terza tematica "anela alla ricostituzione di una sfera pubblica,
di un'idea di autorità, di un potere sovrano nuovo all'altezza
delle sfide che l'umanità sta affrontando" si evidenzia ancora.
La quarta tematica riguarda "le dimensioni della solidarietà e
le sue diverse configurazioni, politica ed economica e sociale".
Il dialogo si concentra infine sul ruolo della cultura: indaga
quale intellettuale sta emergendo, quale giurista fra tecnica e
formazione classica nel mondo globale e sottolinea l'importanza
della cultura umanistica per assolvere adeguatamente i crescenti
compiti che la società assegna al diritto.
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