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Pizzaiolo ucciso, ergastolo al baby boss che sparò

Pizzaiolo ucciso, ergastolo al baby boss che sparò

A Napoli nel 2023 tra gli chalet, per un paio di scarpe sporcate

NAPOLI, 30 gennaio 2025, 15:55

Redazione ANSA

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Il luogo dell 'omicidio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il luogo dell 'omicidio - RIPRODUZIONE RISERVATA

La Corte d'Assise di Napoli (prima sezione, presidente Teresa Annunziata) ha condannato all'ergastolo il baby boss Francesco Pio Valda per l'omicidio di Francesco Pio Maimone, il pizzaiolo 18enne ucciso con un colpo di pistola al petto al culmine di una lite alla quale era estraneo, scoppiata per un paio di scarpe sporcate.
    La tragedia risale alla notte tra il 19 e il 20 marzo 2023 ed è avvenuta tra gli chalet del lungomare di Napoli. Valda a soli 21 anni è ritenuto dalla Dda al vertice dell'omonimo gruppo malavitoso del quartiere Barra di Napoli: dieci giorni fa gli sono stati inflitti 15 anni e 4 mesi per associazione mafiosa.

Francesco Pio Valda, per sfuggire a un'aggressione, avrebbe sparato diversi colpi di pistola, uno dei quali raggiunse il cuore di Maimone, morto in pochi minuti tra le braccia di un suo fraterno amico. Oltre alle condanne ci sono state anche diverse assoluzioni "per non avere commesso il fatto" da alcuni capi d'accusa contestati per alcuni imputati e il "non doversi procedere" nei confronti della sorella di Francesco Pio Valda, la 24enne Giuseppina Valda "perché l'azione penale non doveva essere intrapresa". Per quest'ultima e per l'ultimo imputato Giuseppe Perna, 27 anni, i giudici hanno dichiarato la cessazione della misura cautelare a cui erano stati sottoposti e la liberazione. Lo scorso 29 ottobre, un altro amico di Valda, Rosso Sorrentino, giudicato in primo grado con il rito abbreviato, è stato condannato in appello a 4 anni di reclusione. Si tratta di colui che, secondo gli inquirenti, aveva in custodia l'arma utilizzata nella rissa sfociata nell'omicidio del 18enne. Il sostituto procuratore della Dda di Napoli Antonella Fratello, al termine della sua requisitoria, lo scorso 21 novembre, chiese l'ergastolo (con due anni di isolamento diurno) per Francesco Pio Valda, e otto anni di carcere per Giuseppina Valda, la sorella del presunto killer, e per lo zio, Giuseppe Perna; per la nonna, Giuseppina Niglio, 6 anni; per gli altri imputati Salvatore Mancini, 3 anni di carcere e per Pasquale Saiz e Alessandra Clemente, quest'ultima cugina di Valda, 8 anni e 6 mesi di reclusione.
   
   

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