Dopo poco meno di due ore si è
conclusa, nell'aula 115 del Tribunale di Napoli, l'arringa
dell'avvocato Antonio Iavarone, difensore del 21enne Francesco
Pio Valda, principale indagato al processo sull'omicidio di
Francesco Pio Maimone, l'aspirante pizzaiolo ucciso a colpi di
pistola, la notte tra il 19 e il 20 marzo 2023, sul lungomare
della città, al culmine di una lite a cui era del tutto
estraneo.
I giudici si sono appena ritirati in Camera di Consiglio al
termine della quale verrà letta la sentenza.
"Aveva 20 anni nel marzo del 2023 quando si verificò
l'omicidio - ha detto l'avvocato Iavarone concludendo la sua
arringa - Valda è giovane, ha parlato, è incensurato, non ha
sentenze passate in giudicato".
L'avvocato di Valda ha chiesto, tra l'altro, ai giudici della
prima Corte di Assise, l'esclusione dell'aggravante dei futili
motivi, l'esclusione dell'aggravante camorristica e
l'assoluzione con la formula "il fatto non sussiste".
"Non voglio che Valda sia graziato, - ha detto ancora
Iavarone - non voglio che siate clementi, ma voi avete il peso
di questa decisione e non potete non tenerne conto. Il vostro
compito è stabilire se gli elementi a vostra disposizione
possono giustificare la condanna alla massima pena. Questo
difensore ritiene di no".
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