Ordinario di diritto privato dal
1970, a lungo preside della facoltà di Economia e commercio
della "Federico II" di Napoli (dal 1966 al 1993), assessore
della giunta Valenzi, è stato anche tra i redattori della
proposta che vide Napoli inserita nel 1995 nella lista Unesco
del Patrimonio dell'Umanità, Francesco Lucarelli, scomparso nel
2017, viene ricordato oggi nel corso di una giornata di studi
che si sta svolgendo nell'aula 'Pessina' dell'università.
Ad aprire i lavori - un un'aula affollata da numerosi docenti
uiniversitari, di cui alcuni allievi del professore Lucarelli, è
stato il figlio Alberto, docente di diritto costituzionale
nell'ateneo napoletano. Poi è toccato all'altro figlio, Ottavio,
presidente dell'Ordine dei giornalisti della Campania, parlare
del rapporto tra giuristi e giornalisti.
A portare i saluti del rettore Matteo Lorito (che si trova
all'estero) è stato il direttore del dipartimento di
Giurisprudenza della 'Federico II', Sandro Staiano che ha anche
ricordato come fosse un 'civilista che amava la Costituzione'.
Il percorso accademico di Francesco Lucarelli è stato invece
tracciato dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, già rettore
della 'Federico II'.
Francesco Lucarelli con i suoi lavori scientifici sul
contratto, sulla solidarietà e sulla proprietà privata dai primi
anni '60 agli anni '70 ha contribuito alla costruzione di un
Diritto civile non ancorato unicamente al codice civile del 1942
ma costituzionalmente orientato alla Carta del 1948.
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