Venerdì 11 e sabato 12 ottobre il
Conservatorio San Pietro a Majella
ospiterà il convegno "L'Europa di Jommelli - Alchimie
settecentesche di un
«gran maestro» e «potentissimo mago»"
Organizzata in collaborazione con il Conservatorio di Musica
Santa Cecilia
di Roma e il Conservatorio di Musica Benedetto Marcello di
Venezia, la due
giorni di studi completerà le celebrazioni promosse
dall'istituto napoletano
per il 250° anniversario della morte del compositore aversano.
Il convegno analizzerà alcune delle tappe più significative
della vita e
della carriera di Niccolò Jommelli, a partire dagli anni di
apprendistato
nel Real Conservatorio di Santa Maria della Pietà dei Turchini.
Relatori nazionali e internazionali proporranno un'ampia e
aggiornata
discussione sul significato e sull'impatto della sua produzione
artistica.
Nel pomeriggio di venerdì e nella mattinata di sabato si
alterneranno
interventi su opere come "Sofonisba", "L'Armida abbandonata" e
"Achille in
Sciro" e sull'influenza della scrittura musicale del suo tempo.
Altri focus tematici riguarderanno gli strumenti e la danza
nella Napoli del
Settecento; la figura di Francesco Guerrieri, il castrato 'di
Jommelli'
ritenuto tenore, e l'iconografia jommelliana in Europa.
Al termine della prima giornata del convegno sarà poi riproposto
l'inedito
allestimento dell'intermezzo buffo "L'uccellatrice", prodotto
dal
Conservatorio San Pietro a Majella con la direzione musicale di
Livio De
Luca e la regia di Maria Luisa Bigai.
Il convegno è stato promosso e coordinato da Antonio Caroccia e
Paologiovanni Maione e si avvale di un comitato scientifico
composto dai
maggiori studiosi di Niccolò Jommelli.
La partecipazione al convegno è gratuita.
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