“Riscontro con vivo apprezzamento il Suo impegno per la città di Napoli, tradotto, da ultimo, nella sottoscrizione del protocollo per la riqualificazione di Bagnoli. Tuttavia, è probabile che Lei non sappia con quale mediocrità e approssimazione a Napoli sia amministrata la cosa pubblica, se è vero che le segnalazioni dei cittadini volenterosi e collaborativi siano spesso e volentieri completamente ignorate dalle istituzioni locali, come si evince, peraltro, dai riscontri negativi che si leggono sul territorio". E' la lettera che un cittadino napoletano, un avvocato, Sergio Longhi, ha inviato alla premier all'indomani della visita a Napoli del 15 luglio.
"Esempio plastico di questo discorso è rappresentato dalle fioriere di arredo urbano nel vialetto pedonale che costeggia la sede della Municipalità del Vomero in via Morghen, - scrive ancora Longhi - che costituisce, tra l'altro, un percorso obbligato per i numerosi turisti diretti al Castel S.Elmo e al piazzale per ammirare dall'alto la città. Oppure le drammatiche e pericolose condizioni delle arterie stradali del Vomero che portano ai suddetti luoghi storici. Si tratta di una questione apparentemente minima, ma che molto rivela in ordine all’attenzione che viene prestata al decoro urbano e alla qualità della vita dei cittadini".
"Se i nostri amministratori non riescono a curare una piccola pianta, - conclude Longhi - come possiamo davvero sperare che siano in grado di far rifiorire un intero quartiere? Queste le foto delle strade e delle fioriere ricettacolo di immondizia, di cui nessuno si cura, malgrado le innumerevoli segnalazioni inviate a tutti gli organi competenti a vario titolo”.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA