Il Parco delle Api apre ad adulti e bambini a Portici.
Un presidio di tutela della
biodiversità, realizzato attraverso l'apicoltura urbana
dall'associazione di promozione sociale ApiCultura Campana, in
un'area concessa dal Comune dopo essere stata sottratta alla
criminalità.
Nonostante la pioggia, nell'area di via Cardano, famiglie con
bimbi al seguito hanno 'scoperto' il mondo delle api osservando
arnie didattiche, laboratori e prodotti che se ne ricavano quali
miele, cera, pappa reale.
"Dare alla città questo spazio in cui
vi era il timore di demolire una casa di esponenti di un clan
camorristico", ha detto il sindaco di Portici, Vincenzo Cuomo "e
vedere oggi tanti bambini e fare in modo che questo sia uno
spazio recuperato alla comunità, credo sia la testimonianza più
bella di cosa significa un'amministrazione e di come essa può
incidere contro la camorra. Non facendo proclami nè il
professionismo dell'antimafia, ma azioni concrete come questa:
facendo in modo che tutto quello che viene sottratto alla
criminalità organizzata diventi espressione di una comunità".
L'assessore comunale all'Ambiente, Florinda Verde: "Una
scelta fortemente voluta dall'amministrazione, condivisa con
l'associazione ApiCultura Campana, gruppo di giovani donne
capitanate dalla prof. Maiolino il cui sogno era riportare
l'apicoltura urbana dentro la città. Questo presidio ha per noi
un valore importante perché simbolo di lotta per la
biodiversità: riportare l'apicoltura in città ci dà modo di
lanciare un messaggio ambientale e non solo dal punto di vista
di tutela della biodiversità ma anche per superare il
pregiudizio sugli insetti impollinatori. Molta gente crede che
le api siano nocive: in realtà dalle api e dagli impollinatori
dipende il futuro del nostro mondo".
Divulgazione scientifica ma anche rispetto dell'ambiente, i
concetti spiegati dagli esperti. "Siamo ricercatori e amanti
della natura in generale e l'idea era divulgare questo mondo a
persone che, non conoscendolo, non riescono ad apprezzarlo" ha
detto Giovanna De Leva dottoressa di ricerca al Dipartimento di
Agraria dell'Università Federico II di Napoli.
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