Un'analisi del trust e degli istituti giuridici quali il fondo patrimoniale e l'affidamento fiduciario è stata effettuata in un seminario di studi promosso dall'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli Nord, presieduto da Francesco Matacena.
"L'evento ha consentito di 'esplorare' le opportunità offerte.
Particolare
attenzione è stata dedicata all'affidamento fiduciario, con una
riflessione sui suoi profili funzionali e sul suo rapporto con i
negozi di destinazione e del trust. Questo confronto - evidenzia
Matacena in una nota - tra pratica notarile e approfondimenti
accademici ha portato a una comprensione più articolata di un
aspetto cruciale del diritto patrimoniale, rappresentando un
momento di confronto e di scambio di conoscenze tra
professionisti del settore e studiosi, contribuendo così a
delineare un quadro più completo e chiaro dell'attuale panorama
giuridico in materia di trust e istituti correlati".
Maria Antonia Ciocia (direttore del Dipartimento di Economia
nell'Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli), ha
sottolineato l'interesse dei professionisti su un argomento così
complesso. "Questo è un segnale positivo che dimostra quanto i
commercialisti dell'Ordine di Napoli Nord siano aggiornati
rispetto ai cambiamenti nella dinamica economica, non solo a
livello locale ma anche internazionale. Con l'introduzione del
trust nel nostro ordinamento, diventa evidente l'importanza di
approfondire la tematica non ancora del tutto assimilata nel
nostro ordinamento giuridico e nella prassi professionale".
Alessandro De Donato, presidente del Consiglio Notarile di Santa
Maria Capua Vetere, ha rimarcato l'importanza della
collaborazione tra professionisti: "Il nucleo centrale del
messaggio che vogliamo trasmettere è la capacità di lavorare
sinergicamente. Desidero sottolineare l'importanza storica del
rapporto con l'Ordine dei dottori commercialisti ed esperti
contabili, un legame fondamentale sia per il notariato che per
la professione dei commercialisti. Discutere di trust significa
non solo analizzare la gestione del patrimonio, ma anche
comprendere la sua rilevanza sia in termini di imposte dirette
che indirette". Secondo Tina Bove (consigliere delegato
dell'Odcec Napoli Nord) "sebbene il trust sia un argomento di
'nicchia', è al contempo ampio e richiede una definizione
chiara. L'obiettivo è quello di estendere la consapevolezza su
questa tematica all'interno della nostra categoria e di
collaborare con altri ordini professionali. Durante il focus, ci
siamo concentrati esclusivamente sulla tutela patrimoniale, sia
per le aziende che per i privati".
Il dibattito, introdotto da Diego Musto (vice presidente dei
commercialisti e degli esperti contabili di Napoli Nord), è
stato moderato da Giuseppe Approvato (presidente della
Commissione Trust) che ha sostenuto, afferma la nota,
"l'importanza di un approccio multidisciplinare nell'affrontare
il tema del trust durante un convegno recente, che ha coinvolto
anche commercialisti. Attualmente, il trust riscontra ancora
difficoltà nel trovare spazio nel nostro territorio, essendo un
argomento trattato in modo limitato e spesso superficiale. In
questa sede, ci proponiamo di discuterne in modo approfondito e
costruttivo. Il trust non è esclusivamente uno strumento per
grandi imprese, ma può essere utilizzato anche da piccole
imprese e privati". Conclude la nota: "Qualsiasi privato,
indipendentemente dalle dimensioni del patrimonio, può trarre
vantaggio dal trust. Ad esempio, anche un'abitazione può essere
soggetta a rischi, come nel caso di un incidente in bicicletta
che coinvolga terzi. Avendo l'abitazione inserita in un trust,
si può evitare il rischio di perderla, così come è possibile
proteggere altri beni attraverso la creazione di un trust".
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