È stata prorogata fino al 5 aprile
la mostra "Ai Grandi Magazzini. Protagonisti, commercio della
moda e socialità a Napoli tra Otto e Novecento", curata dalla
storica dell'arte Bianca Stranieri e ospitata nelle sale della
Fondazione Banco di Napoli. Continua, dunque, il viaggio nella
moda e nel commercio al tempo dei Mele, quando la città si
apriva, tra le prime d'Italia, a questa forma di organizzazione:
i Grandi Magazzini.
"Un tuffo tra le botteghe storiche e l'alta specializzazione
sartoriale, tra abiti, cappelli, accessori e rari manifesti
pubblicitari, accompagnato - rilevano i promotori - da un
catalogo ricco di saggi e illustrazioni". Mostra e volume sono
patrocinati dalla Fondazione Banco di Napoli e dal Dipartimento
di Lettere e Beni Culturali dell'Università Luigi Vanvitelli,
guidato dal professor Giulio Sodano, con la tutela della
Soprintendenza archivistica e bibliografica della Campania, in
partnership con la Fondazione Mondragone, e accoglie inoltre
abiti dell'imprenditore Ugo Cilento e di collezionisti privati.
Il corpus di documenti proviene da tre archivi: Fondazione Banco
di Napoli, Fondazione Mele, la raccolta del collezionista e
studioso Gianmaria Lembo. In questo progetto sono stati
coinvolti anche i gli studenti dell'Istituto Nitti e quelli del
Liceo Artistico Filippo Palizzi, che hanno organizzato una
sfilata di moda con abiti disegnati da loro, ispirati alla moda
di fine '800, e un concerto di musica classica napoletana legato
al tema. Il 4 aprire la Fondazione ospiterà inoltre il convegno
coordinato da Bianca Stranieri, per discutere gli aspetti della
socialità, dell'arte, dell'economia e del commercio della moda a
Napoli, per un confronto sulla "bella epoca", che ha
caratterizzato la città tra la fine dell'Ottocento e i primi due
decenni del Novecento.
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