"Bisogna cambiare le regole del
gioco. Gli strumenti normativi che il legislatore ci ha dato,
non solo in Itala ma nel mondo occidentale, non sono
proporzionati al mondo criminale. Vuol dire che, tolta la parte
etica e morale, è ancora conveniente trafficare in droga visti
gli enormi guadagni". Lo ha affermato il Procuratore della
Repubblica presso il Tribunale di Napoli, Nicola Gratteri, nel
corso della trasmissione radiofonica "Giù la maschera" (Radio 1
Rai), condotta da Marcello Foa, e dedicata al tema "Droghe,
stiamo sbagliando tutto?".
Un mercato clandestino, quello della droga, che solo in
Italia genera un fatturato di oltre 15 miliardi di euro. "Da uno
studio che abbiamo fatto con il Prof. Nicaso su tutti i tipi di
droga che vengono usati", ha proseguito Gratteri, "L'unica droga
che noi pensiamo si possa ridurre in modo significativo è la
cocaina. E' un'utopia naturalmente quella che vi sto
raccontando. Se noi avessimo un'organizzazione delle Nazioni
Unite diversa da quella che c'è oggi - perché oggi l'Onu
dovremmo andare a "Chi l'ha visto?" per cercarlo, considerato
che anche nello scenario attuale di guerra non compare - e se
fosse un organismo forte, perché oggi il mondo è governato dalle
multinazionali e da tre Stati (il resto siamo delle comparse nel
mondo), allora dovremmo avere un'Onu diversa che scende dal 30°
piano del palazzo di New York e va con i baschi blu sulla terra
rossa della foresta Amazzonica, facendo questo discorso: siccome
Colombia, Bolivia e Perù sono gli unici tre stati in cui si
produce la cocaina, non siete stati in grado di bloccare la
produzione, andiamo a parlare direttamente con i cocalero e
facciamo la conversione delle colture: "Se per un ettaro di
cocaina guadagni 100, se pianti caffè quanto guadagni: 40?.
Allora io ti do gli altri 60. Ma questo non si potrà mai
realizzare".
Secondo Gratteri "l'eroina sta tornando perché costa la metà
della cocaina e perché si aspira come la cocaina. Le nuove
droghe sono droghe sintetiche, e sono in aumento spaventoso
perché costano poco".
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