"Contro la violenza giovanile,
l'impegno di magistratura e forze dell'ordine deve saldarsi con
investimenti socio culturali". Lo ha detto il prefetto di
Caserta, Giuseppe Castaldo, che oggi ha presieduto la riunione
del Comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica convocato
dopo il recente omicidio di Giuseppe Turco, il giovane di Casal
di Principe accoltellato a morte da un ventenne di Villa
Literno, a quanto pare per una ragazza contesa.
Nel corso della riunione "è stato analizzato l'episodio nei
suoi diversi aspetti e nell'impatto sulla cittadinanza", spiega
la prefettura. "Dalle risultanze degli inquirenti - si legge in
una nota - è emerso che il fatto non è riconducibile ad una
matrice di criminalità organizzata o all'ambito della cosiddetta
malamovida, ma piuttosto ad un contesto di devianza giovanile".
Al termine della riunione, Castaldo ha impartito alle Forze
di polizia la direttiva di intensificare i servizi di controllo
del territorio in tutta l'area.
Riguardo al tema, più generale, del contrasto alla violenza
giovanile, ha sottolineato l'importanza che, oltre l'azione
della magistratura e delle forze dell'ordine, si implementino le
iniziative, educative, culturali e sociali, contro il disagio
giovanile, facendo rete tra tutte le istituzioni. "Non esistono
risposte semplici alla esigenza di arginare le manifestazioni di
violenza tra i più giovani, servono risposte olisitiche e di
sistema", ha detto. "Dobbiamo saper agire su più livelli. Le
specifiche attività di prevenzione e repressione (contro la
cosiddetta malamovida, le baby gang o contro la diffusione di
armi tra i minori) devono saldarsi con investimenti socio
culturali contro il disagio giovanile e le condizioni che la
alimentano, come la scarsa percezione del rischio tra i giovani
e le situazioni di vulnerabilità, connesse ai fenomeni di
dispersione scolastica e marginalità sociale. In questo i comuni
hanno un ruolo importante sul terreno della individuazione delle
situazioni più difficili e di nuove occasioni di socialità
dedicate ai più giovani. Va poi valorizzata la capacità del
mondo della scuola di rafforzare l'inclusione sociale,
integrando e sostenendo ulteriormente l'impegno e le
progettualità".
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