Una coppia sta cenando al ristorante: la moglie guarda il marito e si rende conto di quanto sia esteticamente brutto. Il passaggio dell'aggettivo dispregiativo dal maschile al femminile darà vita ad un inquietante gioco delle parti, fino al colpo di scena in cui una verità taciuta, per amore, porterà al disfacimento dello stesso.
Una storia sulle conseguenze dell'amore per una coppia sposata da vent'anni. E' questo il libro 'Brutta' della drammaturga napoletana Angela Di Maso, uscito nelle librerie da qualche giorno e nei maggiori store online. L'opera 'Brutta', testo teatrale di Di Maso, è edito dalla casa editrice milanese Divergenze.
'Brutta' ha ricevuto nel 2019 il Premio Sipario per la migliore drammaturgia contemporanea italiana; la stessa Di Maso ha ricevuto il Premio Franco Enriquez per la sua produzione drammaturgica. Brutta è, infatti, il secondo libro dopo 'Teatro', una prima raccolta di dieci testi, edito dalla napoletana Guida. I suoi testi sono tradotti e rappresentati in Italia e all'estero. La scelta del 15 settembre per l'uscita non è casuale, evidenzia Di Maso: "È un omaggio che il direttore di Divergenze, Fabio Ivan Pigola, ha voluto fare alla prima opera teatrale pubblicata dai Fratelli Treves, editore italiano noto nel mondo, che poco prima di proporre grandi nomi come Verga, Zola, Maupassant, D'Annunzio e Dostoevskij, proprio il 15 settembre del 1872 pubblicò il dramma 'La gente di spirito' di Giuseppe Giacosa, divenuto poi il librettista di Giacomo Puccini". Aggiunge Di Maso: "Brutta è stato stampato esattamente come si usava fare nel secolo di gloria della letteratura italiana: l'Ottocento. Niente più stampa a piombo, né la superba carta turchina di Parma, bensì offset e una carta avoriata extralusso ad alta grammatura da fonti rinnovabili e incorruttibile dal tempo; la numerazione di ogni singola copia con inchiostro naturale da bacche di sambuco. Non ci sono le alette né la sinossi sul retro, e neppure la biografia dell'autrice poiché tutto è nel 'flip' infilato fra le prime pagine, ovvero un foglio a grammatura fine di consistenza liscia. Anche la foto dell'autore che si usa mettere sulla quarta di copertina è un ritratto fatto a matita su carta". Due poi gli apparati critici: un'analisi al testo di kantiana ispirazione a cura della filosofa Annachiara Monaco e una postfazione teatrale, musicale e letteraria dello storico critico Dino Villatico. I proventi della vendita del libro andranno divisi tra Emergency, l'associazione umanitaria fondata da Gino Strada e rifugi e canili di Italia.
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