/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

"Pentiti" diffamati, Corte Appello Napoli assolve Cosentino

"Pentiti" diffamati, Corte Appello Napoli assolve Cosentino

Ex camorrista adì vie legali dopo frase dell'ex sottosegretario

NAPOLI, 12 ottobre 2021, 16:14

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Definì i collaboratori di giustizia "camorristi schifosi che hanno da scontare ergastoli e puntano a salvare i proprio patrimoni": furono queste parola pronunciate dall'ex sottosegretario all'Economia Nicola Cosentino, a spingere un ex camorrista diventato collaboratore di giustizia ad adire le vie legali e denunciare l'ex coordinatore del Pdl per diffamazione. La sesta sezione della Corte di Appello di Napoli ha assolto l'ex sottosegretario Nicola Cosentino dall'accusa di diffamazione nei confronti di un collaboratore di giustizia, ex esponente di spicco del clan camorristico Belforte di Marcianise.
    Per i giudici d'appello, che hanno assolto l'ex politico di Forza Italia con la formula del "non doversi procedere per mancanza della condizione di procedibilità", il processo invece non si sarebbe dovuto tenere, visto che il collaboratore di giustizia non poteva considerarsi parte lesa; la Corte ha così condiviso l'impostazione degli avvocati di Cosentino (Agostino De Caro ed Elena Lepre), così come ha fatto la Procura Generale di Napoli, che aveva chiesto l'assoluzione di Cosentino il quale pronunciò quella frase il 15 gennaio 2013, nel corso di una conferenza stampa.
    In primo grado, nel dicembre 2016, Cosentino era stato condannato dal giudice del tribunale di Napoli Marco Occhiofino a duemila euro di multa e al pagamento dei danni morali da liquidarsi in sede civile.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza