"Abbiamo invitato il ministero ad organizzare con urgenza dei voli di rientro, almeno per i minorenni, per poi collocarli in eventuali Covid Hotel senza quindi mettere in pericolo la salute del resto dei loro familiari".
Lo rende noto, in un comunicato, Erich Grimaldi e Valentina Rigano, rispettivamente presidente e portavoce del Comitato Cura Domiciliare Covid-19 che, attraverso i suoi medici, si sta prendendo cura di un folto gruppo dei 500 giovani italiani contagiati in vacanza, ora in isolamenti tra Malta, Grecia, Spagna, Dubai, Gran Bretagna, Cipro e Portogallo.
Le famiglie, aggiungono Grimaldi e Rigano, "sono in ansia, ormai
da diversi giorni: stanno vivendo molto male la situazione, in
particolar modo quelli dei minori, una ventina, bloccati a
Malta, per i quali l'Ambasciata ha spiegato ad un genitore di
non avere le risorse necessarie al supporto.
L'Italia - sostiene Grimaldi - non ha previsto protocolli
condivisi con i paesi ospitanti in caso di contagio, il che si è
tradotto nei giovani abbandonati a loro stessi".
Intanto, fa sapere ancora Grimaldi, "il nostro lavoro non si
ferma: continuiamo a supportare i giovani e le loro famiglie
attivando la rete di medici che, con volontari reperiti sul
posto, si preoccupa di recapitare farmaci e generi di prima
necessità per chi ne ha bisogno". "Le testimonianze che ci
stanno pervenendo in queste ore - conclude Rigano - sono
allucinanti, la nostra rete formata da medici e professionisti
sanitari, avvocati e giornalisti volontari sta supportando i
ragazzi a distanza, cercando volontari sul posto e facendo
recapitare loro terapia e farmaci necessari".
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