La Corte di Appello di Napoli ha
assolto, confermando così la sentenza di primo grado, il boss
del clan dei Casalesi Francesco Bidognetti detto "Cicciotto e
Mezzanotte", dall'accusa di essere stato il mandate di un
duplice omicidio avvenuto quasi 31 anni fa, il 30 agosto del
1990.
I giudici hanno invece condannato all'ergastolo il sicario del
delitto, l'esponente del clan Raffaele Cantone e a undici anni
al collaboratore di giustizia Dario De Simone, ritenuto colui
che portò il messaggio di morte da Bidognetti al killer.
Vittime dell'agguato furono l'imprenditore Francesco Di
Chiara, che non voleva cedere al clan alcuni terreni pretesi per
farci passare l'asse mediano, e il suo collaboratore estraneo
agli ambienti camorristici, Tobia Andreozzi. Fondamentali le
dichiarazioni proprio di De Simone, che rivelò come l'ordine di
morte per Di Chiara risalisse alla seconda metà degli anni '80 e
che il primo a darlo furono i fondatori e primi capi del clan
Antonio Bardellino e Vincenzo De Falco; con la morte di
Bardellino, l'ordine, secondo il pentito e la Dda, fu ribadito
da De Falco e da Francesco Bidognetti.
L'agguato mortale scattò il 13 agosto del 1990 a Trentola
Ducenta, quando Di Chiara e il suo ragioniere furono raggiunti
dai killer Raffaele Cantone e Francesco Biondino (condannato con
il rito abbreviato), che li crivellarono di colpi d'arma da
fuoco.
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