Un centinaio di persone, tra le
quali alcuni discendenti di profughi dell' Istria, hanno
ricordato i massacri delle foibe e le deportazioni da Istria e
Dalmazia, con un presidio nei giardini di Piazza Mercadante, a
Napoli, per iniziativa del Comitato "10 febbraio", data
divenuta dal 2004 "Giorno del ricordo".
Uno striscione con la scritta "onore ai martiri delle foibe" è
stato esposto e bandiere dell' Istria e della Dalmazia sono
state sventolate da alcuni giovani manifestanti.
"Le foibe e le deportazioni dopo l' arrivo dei partigiani
comunisti di Tito - ha detto uno di loro ai giornalisti - sono
una pagina di Storia strappata, che dobbiamo ricomporre".
Il presidente del "Comitato 10 Febbraio", Alberto Brandi, che ha
presentato una richiesta per una targa commemorativa per le
vittime delle foibe nei giardini di Piazza Mercadante, ora
oggetto di valutazione della Commissione Toponomastica del
Comune, ha detto che "la lettura ideologica della Storia non è
stata abbandonata" dalla Giunta De Magistris. "Il sindaco ?
certo avrebbe dovuto essere qui - ha aggiunto - adesso speriamo
che la stessa lettura ideologica ia non sia adottata per la
targa in memoria delle vittime italiane di foibe e
deportazioni".
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