All'epoca, siamo in pieno 1200, fu una tragedia immane, che giunse all'epilogo a Napoli, in quella che è oggi piazza Mercato, sotto gli occhi atterriti di migliaia di cittadini.
La descrizione dell'uccisione di Corradino di Svevia è al centro del saggio "L'aquilotto insanguinato" di Lino Zaccaria (Graus Edizioni).
Ultimo rampollo della dinastia
Hohenstaufen, Corradino di
Svevia aveva appena poco più di sedici anni. Era calato in
Italia per riprendersi il trono su cui Papa Clemente IV aveva
insediato Carlo d'Angiò. In fuga dopo la sconfitta, era stato
catturato sul litorale laziale, da Giovanni Frangipane, che lo
aveva poi consegnato al rivale. Un passaggio ancor oggi discusso
di questa vicenda: fu Frangipane un traditore nel consegnarlo al
re angioino, visto che in passato lui e la sua famiglia erano
stati fedelissimi degli Svevi?
Questo il punto specifico ampiamente esplorato nel saggio di
Lino Zaccaria, con citazioni di quanti si sono schierati per la
condanna e di quanti invece hanno assolto il Frangipane.Tutta la
vicenda si snoda attraverso una sistematica citazione delle
fonti, consuetudine che l'autore ha mutuato dalla sua
lunghissima esperienza giornalistica. "Queste pagine si leggono
in un solo respiro - scrive nella prefazione Pietro Gargano -
perché lo stile di un cronista vero
è fatto di ritmo, di pause sapienti, di idee incalzanti. Il
racconto dell'esecuzione è emozionante, nonostante sia privo di
toni truci, di dettagli sanguinolenti, di particolari di
fantasia come il guanto di sfida lanciato dal morituro, come
l'aquila svolazzante. E' perfetta l'atmosfera di macabro stadio,
con la folla accorsa allo spettacolo della morte, con il tappeto
rosso fino al palco del boia, orrenda forma di rispetto fasullo
per il condannato". Nel testo anche l'intervento di Ciro
Discepolo che descrive il quadro astrale del protagonista e
un'intervista alla medievalista famosa, Gabriella Piccinni.
Lino Zaccaria ha lavorato per oltre quaranta anni al
quotidiano "Il Mattino"; è direttore editoriale di "Napoli
quotidiano".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA