Sensibilizzare i giovani sui
rischi legati ai media digitali per aiutarli a navigare in rete
in maniera corretta e consapevole. E' questo il principale
obiettivo del progetto "Corecom Academy in Tour", partito
ufficialmente con la firma del protocollo d'intesa, avvenuta al
Campus dell'Università Magna Graecia di Catanzaro, tra il
presidente del Co.Re.Com. Calabria, Fulvio Scarpino, il
presidente del Consiglio regionale calabrese, Filippo Mancuso, e
il rettore dell'Umg, Giovanni Cuda, alla presenza anche del
professore Antonio Viscomi, responsabile scientifico
dell'iniziativa.
Il progetto pilota, che parte dalla Calabria per poi
estendersi a tutto il territorio nazionale - è stato spiegato -
mira a creare un modello replicabile di educazione integrata sui
temi dell'educazione digitale e affettiva e prevenzione del
cybercrime tra i giovani. Un faro di conoscenza e sicurezza,
progettato per offrire ai giovani, ma anche ai loro insegnanti e
alle loro famiglie, gli strumenti per governare e non essere
governati dalle onde del digitale. Le attività di ricerca e
formazione coinvolgeranno gli studenti delle scuole secondarie
di primo e secondo grado in workshop interattivi, sessioni di
formazione mirate e discussioni guidate, coniugando approcci
didattici interattivi, uso di tecnologie avanzate e
collaborazioni strategiche. Inoltre, il progetto prevede una
valutazione continua attraverso questionari di gradimento e
analisi dei risultati, condividendo metodologie e obiettivi
legati anche al percorso del 'Patentino Digitale' elaborato da
Agcom.
"Con il lancio di Corecom Academy in Tour - ha detto
Scarpino - stiamo facendo un passo decisivo verso la
realizzazione di una società digitale più giusta e informata. È
nostro dovere proteggere ed educare i giovani all'uso
consapevole e responsabile delle tecnologie che permeano un
mondo sempre più connesso, ma spesso privo di guida. Crediamo
fermamente che l'educazione non debba limitarsi a diffondere
conoscenze, ma mirare soprattutto alla formazione di cittadini
responsabili e informati. Invito quindi tutti gli stakeholders —
scuole, famiglie, enti locali — a collaborare con noi in questa
iniziativa, per promuovere un ambiente digitale sicuro, etico ed
inclusivo e garantire che questo possa essere un modello
replicabile a livello nazionale".
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