Il promoter musicale Maurizio
Senese, di 59 anni, é stato rinviato a giudizio insieme ai due
figli Edi e Andrea, di 31 e 34 anni, con l'accusa di
associazione per delinquere, bancarotta per distrazione,
patrimoniale e documentale ed autoriciclaggio. La decisione é
stata presa, a conclusione dell'udienza preliminare, dal Gup di
Catanzaro, Paola Ciriaco.
Le indagini che hanno portato al rinvio a giudizio di Senese
e dei figli, difesi dall'avvocato Wanda Bitonte, sono state
condotte, sotto le direttive della Procura della Repubblica di
Catanzaro, dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della
Guardia di finanza e sono scaturite dal fallimento di una ditta
individuale e di due società, rispettivamente nel 2017 e nel
2019, attive nel settore dell'organizzazione di spettacoli ed
eventi musicali. L'ipotesi dell'accusa è che le imprese
dichiarate fallite facessero parte, in realtà, di una "holding
societaria" riconducibile alla stessa famiglia Senese, nella
gestione della quale ci sarebbe stata una presunta distrazione
di rilevanti somme di denaro, con l'irregolare tenuta dei libri
e delle scritture contabili obbligatorie.
Nel corso dell'udienza l'avvocato Bitonte aveva chiesto il
proscioglimento degli imputati, sottolineando in particolare
come, nella fase cautelare, sia il gip che, in seguito, il
Tribunale del riesame non avessero riconosciuto i gravi indizi
di colpevolezza riguardo i reati contestati.
Il pubblico ministero d'udienza, Francesco Bordonali, ha
ribadito la richiesta di rinvio a giudizio per Senese ed i
figli, richiesta che é stata accolta dal Gup, che ha fissato la
prima udienza del processo per il 7 giugno prossimo.
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