Sette persone sono state poste
agli arresti domiciliari stamani dalla Guardia di Finanza, con
l'accusa di associazione per delinquere finalizzata al reato di
falso, nell'ambito di un'inchiesta della Procura distrettuale
della Repubblica di Potenza nella quale sono indagati anche gli
oltre cento beneficiari di titoli di studio e abilitazioni
professionali falsi.
Secondo l'accusa, "i promotori dell'associazione hanno svolto
un vero e proprio ruolo di scouting della clientela" in sei
regioni: Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Campania, Sicilia e
Basilicata, "intrattenendo rapporti con altri istituti
formativi" che operano nel Potentino e in provincia di Napoli,
"gestiti da correi". In tal modo, venivano assicurati
certificati e qualifiche professionali riconosciuti in Italia e
in Europa "in ambito informatico, in ambito universitario e in
ambito sanitario". In sostanza, qualcuno si sostituiva agli
studenti durante le prove d'esame oppure attestando falsamente
"la presenza di alcuni studenti durante il tirocinio a
partecipazione obbligatoria".
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