IL CAIRO - Il Cairo ha ribadito la propria "posizione ferma e di principio" contro "qualsiasi tentativo di trasferimento forzato o volontario" dei palestinesi dalla Striscia di Gaza verso "qualsiasi luogo al di fuori di essa", in particolare verso l'Egitto. Lo ha affermato l'Ufficio stampa del governo egiziano in un testo diffuso nella notte.
Una simile ipotesi equivarrebbe a una "liquidazione della causa palestinese" e rappresenterebbe "un grave pericolo per la sicurezza nazionale egiziana", si afferma nel messaggio dell'Autorità Generale per l'Informazione (Sis).
Il comunicato respinge anche "qualsiasi affermazione" secondo cui l'Egitto accetterebbe l'eventuale trasferimento in cambio di "aiuti economici". La politica estera egiziana - si legge - "non si è mai basata su logiche di 'scambio'" che possano compromettere "gli interessi supremi dell'Egitto o del mondo arabo".
In merito alla questione palestinese, "che costituisce il nucleo della sicurezza nazionale egiziana e araba", l'Egitto ribadisce di aver mantenuto per "oltre tre quarti di secolo" una "posizione di principio salda", in difesa dei "diritti del popolo palestinese fratello". Tale posizione ha comportato "enormi oneri economici e finanziari", affrontati "con consapevolezza e pazienza", senza alcuna "rinuncia anche minima alla propria sicurezza nazionale".
Infine, l'Autorità per l'Informazione ha sottolineato che il "rifiuto fermo e definitivo" dell'ipotesi di trasferimento è stato espresso "fin dalle prime ore dell'aggressione" contro Gaza dalla stessa "leadership politica", in "coerenza con la propria sicurezza nazionale" e "gli interessi supremi del mondo arabo".
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