BEIRUT - Human Rights Watch ha invitato le autorità siriane a perseguire rapidamente i responsabili delle esecuzioni sommarie avvenute nella parte occidentale del Paese, dove, secondo una Ong, negli ultimi giorni sono stati uccisi più di 1.000 civili, la stragrande maggioranza dei quali appartenenti alla comunità alawita.
"Si segnalano gravi abusi su scala contro i siriani, in maggioranza alawiti, nella regione costiera e altrove in Siria", ha affermato in una nota Adam Coogle, vicedirettore di Hrw per il Medio Oriente. Ha quindi invitato il governo ad "agire rapidamente e inequivocabilmente per proteggere i civili e perseguire i responsabili di sparatorie indiscriminate, esecuzioni sommarie e altri crimini gravi".
Secondo un rapporto dell'Osservatorio siriano per i diritti umani (Sohr), la quasi totalità dei 1.093 civili uccisi, appartenenti principalmente alla minoranza musulmana alawita, sono stati vittime di esecuzioni sommarie effettuate dalle forze di sicurezza o da gruppi alleati. Human Rights Watch ha affermato di "non essere stata in grado di verificare il numero di civili uccisi o sfollati, ma i necrologi che circolano su Facebook indicano che centinaia di persone sono state uccise, tra cui intere famiglie", si legge nella dichiarazione.
Si tratta del peggior episodio di violenza nel paese da quando una coalizione guidata da islamisti radicali è salita al potere l'8 dicembre 2024.
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