"Il processo pratico (per l'abbandono della lotta armata e per lo scioglimento) sarà gestito e attuato dal leader Apo", si legge nella dichiarazione, in riferimento al nome con cui è conosciuto Abdullah Ocalan, fondatore e capo del Pkk, che dal 1999 si trova incarcerato nel carcere sull'isola di Imrali, nel mare di Marmara a sud di Istanbul, ed è condannato all'ergastolo.
In seguito all'annuncio dell'abbandono della lotta armata e dello scioglimento da parte del Pkk, la consegna delle armi dell'organizzazione avverrà in tre fasi e sotto la supervisione di osservatori internazionali delle Nazioni Unite. Lo hanno affermato alcune fonti vicine al Pkk, come riferisce la CnnTurk.
Secondo le fonti, le armi saranno consegnate presso alcune località nel Kurdistan iracheno: Amadiya e Kanimasi nella provincia di Duhok, Binar e Koysanjak in provincia di Erbil e Ranya e Seyid Sadik in provincia di Sulaymaniyah.
Il 27 febbraio, Ocalan aveva esplicitamente chiesto il disarmo e lo scioglimento del Pkk. Lo storico appello del leader e fondatore del Pkk era arrivato dopo vari colloqui con i deputati del Dem che lo hanno incontrato in carcere tra dicembre e febbraio, mentre non riceveva visite da circa 10 anni. Gli incontri tra Ocalan e i deputati del Dem erano stati permessi dopo che in autunno il partito di estrema destra nazionalista Mhp, alleato del presidente Recep Tayyip Erdogan in Parlamento e storicamente lontano dalla causa curda, aveva invitato il leader curdo a dichiarare lo scioglimento del gruppo in cambio di concessioni sul suo regime carcerario di isolamento. L'appello del Mhp era stato accolto sia da Erdogan che dalla maggior parte delle forze politiche in Turchia.
Il Pkk è stato fondato da Ocalan nel 1978 come un partito politico di orientamento marxista che rivendicava l'indipendenza della regione popolata a maggioranza da curdi nel sud est della Turchia. Dai primi anni '80, il gruppo curdo, ritenuto da Ankara terrorista, è stato coinvolto in un conflitto armato con l'Esercito della Turchia che in circa 45 anni ha portato alla morte di oltre 40mila persone. (ANSAmed).
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