L'area, tra l'asse Filadelfia e il Morag, ospitava circa 200.000 palestinesi prima della guerra. Nelle ultime settimane è rimasta quasi completamente deserta.
Finora, l'esercito si era sempre astenuto dall'incorporare grandi città come Rafah nella zona cuscinetto. Secondo i funzionari della Difesa, la decisione è arrivata dopo che il governo ha ripreso la guerra, il 18 marzo, con il primo ministro Benyamin Netanyahu convinto a "conquistare vaste aree di Gaza".
Le fonti hanno spiegato che la mossa mira anche a creare nuove leve di pressione su Hamas. L'Idf ritiene che sia improbabile che Israele riceva il sostegno internazionale, incluso quello di Washington, per una campagna prolungata a Gaza. Allo stesso tempo, non si prevede che le minacce dei ministri di ultradestra del governo israeliano di bloccare gli aiuti umanitari a Gaza si traducano in politiche concrete.
Nell'ambito delle operazioni, l'esercito sta già lavorando per ampliare la rotta Morag, demolendo le strutture lungo il percorso. In alcuni tratti, l'asse diventerà largo diverse centinaia di metri e in alcune zone potrebbe superare il chilometro. Le fonti riferiscono che non è ancora stato deciso se l'intera area verrà semplicemente designata come zona cuscinetto interdetta ai civili, come è stato fatto in altre parti della zona di confine, oppure se la zona verrà completamente bonificata e tutti gli edifici demoliti, di fatto cancellando la città di Rafah. (ANSAmed).
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