TUNISI - Si è aperto ieri a Tunisi il processo a decine di persone accusate di "cospirazione" contro lo Stato, tra cui grandi nomi dell'opposizione al presidente Kais Saied, un procedimento eccezionale denunciato come "politico" dagli attivisti per i diritti umani.
Nell'aula gremita, l'avvocato e attivista Ayachi Hammami, tra gli imputati, ha dichiarato al giudice che "si rifiuta di partecipare a questa farsa", mentre i parenti degli imputati mostravano i loro ritratti e scandivano slogan contro "la giustizia sotto ordine".
L'udienza si è aperta in assenza degli imputati in custodia cautelare, che l'autorità giudiziaria ha deciso di ascoltare in videoconferenza. Un provvedimento duramente denunciato dalla difesa. L'avvocato Abdelaziz Essid ha chiesto "la fine di questa follia". Dopo l'aggiornamento dell'udienza, i giudici hanno respinto la richiesta di liberazione degli imputati, ha dichiarato all'Afp l'avvocata Dalila Ben Mbarek Msaddek, secondo cui la prossima udienza è stata fissata per l'11 aprile.
Dirigenti di partito, avvocati, personalità dell'imprenditoria e dei media: in totale una quarantina di persone sono sottoposte a procedimento penale per "complotto contro la sicurezza interna ed esterna dello Stato" e "appartenenza a un gruppo terroristico". Tali accuse prevedono pesanti pene detentive e persino la pena di morte. Secondo la difesa, alcuni degli indagati sarebbero accusati di aver avuto contatti ritenuti sospetti con diplomatici. Human Rights Watch (Hrw) ha esortato le autorità tunisine a rilasciare "immediatamente" tutti coloro "detenuti arbitrariamente" in questo caso e a "porre fine a questa parodia" di processo. Il processo è straordinario per la sua portata e per l'identità degli imputati, molti dei quali sono attivisti storici, personaggi noti dei media.
L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha denunciato la "persecuzione degli oppositori" in Tunisia, affermando che molti di loro erano "oggetto di accuse vaghe". La Tunisia ha espresso il suo "profondo stupore" dopo queste critiche.
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