(ANSAmed) - BRUXELLES, 07 FEB - "Le sanzioni Usa contro i
funzionari della Corte penale internazionale sarebbero un regalo
a coloro che in tutto il mondo sono responsabili di atrocità di
massa. Le sanzioni sono per i violatori dei diritti umani, non
per coloro che lavorano per far sì che i violatori dei diritti
siano chiamati a risponderne. L'ordine esecutivo di Trump prende
in prestito una pagina del libro dei giochi della Russia, che ha
cercato di ostacolare il lavoro della Corte attraverso mandati
di arresto contro i suoi giudici e il suo procuratore." Lo
sottolinea Liz Evenson, direttrice internazionale per gli affari
giuridici di Human Rights Watch.
"La Corte penale internazionale sta facendo il lavoro per cui
è stata istituita: garantire che nessuno sia al di sopra della
legge. Gli Stati Uniti non dovrebbero voltare le spalle alle
vittime che guardano alla Cpi come una corte di ultima istanza.
Sebbene gli Stati Uniti non siano un membro della Cpi, le
sanzioni potrebbero avere un impatto di vasta portata sul lavoro
della Cpi, compromettendo ogni situazione che si trova sul suo
tavolo. I 125 Paesi membri della Cpi dovrebbero sostenere
pubblicamente l'indipendenza della Corte e adottare misure per
bloccare l'effetto delle sanzioni", conclude. (ANSAmed).
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