L'obiettivo, spiega una nota del
Consiglio, è rafforzare "la stabilità economica della Giordania"
e sostenere "il suo programma di riforme in corso a fronte delle
crescenti sfide interne ed esterne", oltre che aiutare il Paese
a "far fronte al fabbisogno di finanziamenti esterni, creando al
contempo lo spazio fiscale necessario per sostenere gli sforzi
di riforma".
"L'assistenza, fornita in risposta alla richiesta della
Giordania di un sostegno supplementare nell'ottobre 2023, sarà
disponibile per due anni e mezzo e sarà erogata sotto forma di
prestiti agevolati, concessi a condizioni che consentiranno alla
Giordania di rimborsarli per un lungo periodo, compreso un
eventuale periodo di grazia", si legge ancora.
"I prestiti
saranno erogati in tre rate" sulla base delle "condizioni
delineate in un memorandum d'intesa (MoU) tra la Giordania e la
Commissione europea". "L'erogazione delle rate sarà subordinata
ai progressi della Giordania nelle riforme" specificate
nell'intesa. In particolare, Amman dovrà "continuare a sostenere
i meccanismi democratici, lo stato di diritto e i diritti umani
per tutta la durata del programma", sottolinea la nota. Il
monitoraggio sarà condotto dalla Commissione e dal Servizio
europeo per l'azione esterna (Seae).
La decisione entrerà in vigore il terzo giorno successivo
alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale. (ANSAmed).
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