ROMA - Dal 5 all'8 maggio torna il Festival delle rose a Kalaat M'Ngouna, in Marocco. È l'edizione numero 60 quella che si apre lunedì nell'oasi tra Ouarzazate e Boumalne Dades, e che come da tradizione, mescola folklore e business. Negli oltre 100 stand della cittadina dove anche i taxi hanno il colore delle rose damascene che tingono il paesaggio, si discute quest'anno di strategia 'green' nell'ambito della filiera per la coltivazione della rosa da profumo.
Gare di sommelier di olii essenziali alla rosa e sfilate di Miss Rosa, per quattro giorni inframmezzano seminari scientifici e tavole rotonde con ricercatori e studiosi che faranno il punto sull'economia sociale e solidale che ruota attorno alla coltivazione e alla raccolta dei boccioli di rosa, e soprattutto sull'adattamento della filiera ai cambiamenti climatici. L'oasi di Kalaat M'Ngouna, di per sé già modello di resilienza, quest'anno si trova ad affrontare l'ennesimo anno di siccità severa, il settimo consecutivo, ma continua ad essere cardine dello sviluppo locale di piattaforme di cooperazione, servendo un comparto del lusso quale quello dei profumi di alta gamma.
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