TUNISI - Un viaggio appassionante nella Sicilia arabo-normanno-bizantina, crocevia unico di culture, religioni e civiltà nel cuore del Medioevo, attraverso le fonti storiche e i racconti dei viaggiatori musulmani, cristiani ed ebrei. Questo il leit motif del nuovo libro dello scrittore e accademico italo-tunisino Alfonso Campisi "De l'émirat islamique à la conquête chrétienne de Sicile", edito dalla tunisina Hkeyet éditions, presentato alla Fiera Internazionale del Libro di Tunisi, in un incontro pubblico pubblicizzato anche dal locale Istituto Italiano di Cultura. Il prof. Campisi ci guida in un'epoca luminosa di dialogo e integrazione, lontana dagli stereotipi oscuri del Medioevo, e lo fa attraverso l'analisi di testi, talvolta inediti, di cultura musulmana, cristiana ed ebrea, con sguardo preciso, curioso e sensibile, interrogandosi su quali siano i legami tra le coste, lingue e popoli.
Nell'anno 827 infatti - ricorda Campisi - un esercito tunisino, partito dalla città di Sousse, intraprese la conquista della Sicilia greco-bizantina, punto di inizio di un'età dell'oro in cui culture, religioni e civiltà diverse coesisteranno pacificamente, portando all'isola italiana uno splendore sotto ogni aspetto. Questa età, in Sicilia, continuerà fino alla metà del XIII secolo, sotto i re normanni. Il Medioevo, spesso associato alla violenza e all'oscurantismo, non fu pero' solo un lungo e triste periodo tra la felice classicità, la cultura greco-romana e rinascimentale. La civiltà arabo-normanna-bizantina in Sicilia sembra confermarcelo, sottolinea l'autore ricordando come puo' essere considerato un periodo davvero notevole dell'era medievale. Una pagina rara e brillante della storia o dell'integrazione delle diverse componenti sociali, etniche e religiose della società siciliana dell'epoca tra i nuovi conquistatori cristiani, i vecchi padroni arabi e gli ebrei, resa possibile dal potere reale.
Alfonso Campisi è professore ordinario di filologia romanza e italiana all'Università La Manouba, presidente della Cattedra Sicilia per il dialogo di Culture e Civiltà, e dell'Aissli-Unesco, autore di 12 libri sulla storia del Mediterraneo e della presenza arabo-musulmana in Sicilia.
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