(ANSAmed) - ROMA, 24 APR - La distruzione di macchinari
pesanti, tra cui ruspe e bulldozer , secondo l'Idf utilizzati da
Hamas per attività terroristiche, avvenuta martedì in seguito ai
raid aerei israeliani, ha dato il colpo di grazia alle speranze
di tante famiglie di Gaza di ritrovare i corpi dei loro cari
sotto le macerie dei tanti edifici distrutti. Lo sostiene l'Onu,
che riferisce come secondo le autorità locali, cui senza questi
macchinari la rimozione dei detriti è bloccata e ciò rende
impossibile recuperare i circa 11.000 corpi ancora intrappolati
sotto le macerie. Per gli abitanti di Gaza seppellire i morti è
sacro e non avere accesso al corpo dei loro cari è una tragedia
nella tragedia.
Le Nazioni Unite stimano che circa il 92 percento degli
edifici residenziali di Gaza, ovvero circa 436.000 case, siano
stati danneggiati o distrutti dall'inizio del conflitto. I
detriti risultanti ammontano a circa 50 milioni di tonnellate,
una quantità enorme di macerie che, nelle condizioni attuali,
richiederebbe decenni per essere rimossa. Inoltre, le
organizzazioni umanitarie avvertono che il ritardo nella
rimozione delle macerie e nel recupero dei corpi non solo
aggrava il trauma psicologico a Gaza, ma rischia anche di
trasformarsi in un disastro sanitario e ambientale. (ANSAmed).
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