RABAT - Attacco hacker senza precedenti in Marocco. Migliaia di dati sensibili sono stati saccheggiati dai siti web istituzionali del Fondo nazionale di previdenza sociale del Marocco e dal sito del Ministero per l'inclusione economica, le piccole imprese, l'occupazione. L'attacco avvenuto martedì 8 aprile, in serata, secondo la stampa marocchina, ha violato i dati di circa 500 mila imprese, le informazioni personali di oltre un milione di impiegati, oltre 53 mila pdf con i salari, le informazioni bancarie, i dati di residenza e gli indirizzi mail.
Via Telegram gli hacker che fanno parte del gruppo algerino JabaROOT DZ hanno rivendicato il gesto e spiegato che questa fuga di dati è "una risposta alle azioni ostili degli hacker marocchini che hanno rubato l'account Twitter dell'Algerian Press Service (APS) dopo che era stato bannato da Twitter".
Aggiungono che "qualsiasi futura azione ostile nei confronti degli interessi algerini sarà seguita da risposte ancora più forti". Tra le vittime, figurano oltre al Fondo Mohammed VI per l'Investimento, anche la holding personale del re del Marocco, Siger, la banca Credit du Maroc, e tra le personalità di cui ora tutti possono sapere quanto guadagnano, c'è anche il segretario particolare di re Mohammed VI, Mohammed Mounir El Majidi.
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