RABAT - Via le parabole satellitari e i condizionatori installati abusivamente sulle facciate degli edifici. È un movimento di "liberazione" quello che parte da Rabat, la capitale del Marocco e minaccia di estendersi ovunque nel Paese nordafricano. L'iniziativa è sostenuta dalle autorità locali, decise a porre fine all'installazione non conforme di queste apparecchiature, ma non ha il sostegno di tutti.
Sono infatti molti i cittadini che plaudono al senso estetico della missione, ma lamentano la mancanza di soluzioni alternative. Del resto, senza i cosiddetti "padelloni" e senza condizionatori non si vive. Secondo gli oppositori citati dai media, "questi dispositivi installati sulle facciate e sui balconi non ostacolano in alcun modo il traffico e non disturbano l'armonia del quartiere". Credono che sarebbe più importante trovare soluzioni innovative che soddisfino le esigenze dei cittadini senza sacrificare il comfort di vita dei residenti. Alcuni suggeriscono che l'attrezzatura dovrebbe essere semplicemente spostata, ma non rimossa. Per le autorità locali, "le parabole satellitari arrugginite e i condizionatori d'aria mal installati danneggiano l'armonia visiva degli edifici e deteriorano l'immagine della città". E Rabat, ville lumière, non può permettersi certe sciatterie.
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