Già 225 nel solo 2023, calcolando quelli del naufragio di oggi davanti alle coste calabresi.
Erano stati 2.406 nel 2022. Sono le vittime dei
viaggi della speranza. Migranti partiti dall'Africa e dall'Asia
col sogno di raggiungere l'Europa. Ma annegati durante la
traversata, prima di toccare terra. A volte a pochi metri dalla
meta. come è accaduto per l'ultimo barcone partito dalla
Turchia. Ed il Mediterraneo diventa così un vero e proprio
cimitero che inghiotte i corpi senza più restituirli per la
sepoltura o l'identificazione.
E' l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) a
tenere il conto delle vittime con il Missing migrant project,
attivo dal 2014. Il progetto prende in considerazione tre rotte:
Mediterraneo Centrale, Occidentale e Orientale. La prima, che
collega Libia e Tunisia all'Italia, è la più letale in tutto il
mondo. Oltre 17mila tra morti e dispersi registrati dal 2014 ad
oggi. E c'è evidenza che molti naufragi restano 'invisibili. Il
numero delle tragedie è dunque sottostimato. Alla rotta
occidentale sono attribuiti 2.300 morti, mentre 1.700 sono stati
registrati in quella orientale. (ANSAmed).
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